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venerdì 8 novembre 2013

Madoooo quanta funge...


Proverbio
Li funge a rròcchie, li fèsse a ccòcchie.
I funghi a gruppi, gli sciocchi a coppia. 


Un'annata ricca per i cegliesi che amano la ricerca dei funghi nei nostri boschi.
I funghi sono stati da sempre un alimento ricercato pazientemente nei boschi. Si cibavano di essi sia gli antichi egizi che gli antichi romani.
Diversi sono i fattori che spingono l’uomo alla raccolta dei funghi: il desiderio di ricerca ed esplorazione, il bisogno di vivere a stretto contatto con la natura e la voglia di recuperare i sensi ormai poco usati: vista, olfatto, tatto, sapore. L'insieme di questi elementi costituiscono la spinta iniziale, che ti permette di vivere un’esperienza lontano dallo stress della vita quotidiana.
Le specie totali di funghi censite in Italia si stimano siano almeno 10.000 e tra queste almeno 1.000 risultano essere commestibili a vario livello.
La raccolta dei funghi in Puglia è regolata da una legge regionale che prevede un tesserino per i raccoglitori, rilasciato dopo la frequenza di un corso che si conclude con un esame. Nelle nostre zone le prime piogge autunnali abbondanti, seguite da qualche giorno assolotato, sono il segnale per avviarsi verso i luoghi, tenuti gelosamente segreti dai cercatori, in cui alte le le probabilità di trovare funghi. Pazienza ed occhio attento a rilevare il gonfiore nel tappeto delle foglie secche sono le caratteristiche del bravo cercatore.
Sulla Murgia sono presenti diverse specie: funge picurazze (colombina bianca), funge asckuande (lattario vaioloso), funge de mucchie (amarilli), funge palummine (colombina), funge de vacche (prataiolo), funge de pezze (cardoncello), ecc. Si trova anche il porcino "a minetre" fungo che bisogna conoscere bene, per veri esperti.