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mercoledì 1 marzo 2017

Trafugato

Foto internet
Con il Mercoledì delle Ceneri inizia la Quaresima, il periodo che precede la Pasqua, ed è giorno di digiuno e astinenza dalle carni. Oggi mancava qualcosa alla solenne celebrazione delle Ceneri.
Sembra che sia stato trafugato un incensiere del '700 dalla Chiesa Madre di Ceglie Messapica. 
Il servizio di videosorveglianza cittadino sarà utile alle indagini?

Il turibolo (detto anche incensiere) è il vaso, spesso in metallo, dove viene bruciato incenso in grani o altre essenze profumate e penetranti durante una funzione religiosa.
Viene utilizzato in quasi tutte le religioni attuali ed antiche.
Nel Cristianesimo esso è usato nella Chiesa cattolica, nella Chiesa ortodossa, nella Chiesa anglicana ed in altre confessioni cristiane. Storicamente i primi cristiani nell'uso del turibolo si rifecero alla liturgia e alle purificazioni della religione romana e greca (che utilizzavano anche lo zolfo oltre l'incenso), che a loro volta importarono tale uso dalla religione egizia.
Il nome turibolo deriva dal latino thuribulum, la cui radice thur significa incenso.
L'uso del turibolo è molto semplice. Nel turibolo viene acceso un carboncino, su cui viene poi versato un po' di incenso (o altra sostanza). In questo modo dal turibolo si leva una nuvola di fumo profumato.
Uno dei tipici utilizzi del turibolo nella Chiesa cattolica di Rito latino è durante la Celebrazione Eucaristica, la Benedizione eucaristica ed altri riti.
Durante la Celebrazione eucaristica può essere utilizzato in questi momenti principali:
all'inizio della celebrazione stessa. Vengono incensati l'altare (sul quale si svolgerà il sacrificio eucaristico) e la croce, sempre presente durante la Messa ed eventuali statue o immagini di santi di cui ricorra la festa o la solennità;
prima della lettura del Vangelo. Viene incensato l'Evangeliario da cui verrà letto il brano di Vangelo;
durante l'Offertorio. Vengono incensati il pane ed il vino che diventeranno corpo e sangue di Cristo; si incensa nuovamente la mensa eucaristica e poi, in segno di purificazione, anche tutti i presenti: il celebrante o i celebranti, i ministri, i fedeli;
al momento della consacrazione: durante l'elevazione del Corpo e del Sangue di Cristo.