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giovedì 9 novembre 2017

conosco il mio paese a memoria

CONOSCO IL MIO PAESE A MEMORIA
conosco il mio paese a memoria,il respiro delle sue strade,potrei disegnarle senza copiare e in alcune ascolto le voci attaccate come gigomme alle pietre dei muri e dei portoni,che bussano alle finestre come sassi lanciati dall'innamorato,l'eco delle grida comiziali della piazza prevalentemente vuota,i luoghi dei giochi e delle memorie,gli angoli dei primi baci e la sinfonia dello struscio,le scale delle case d'alcova illuminate da cerotti in onore della Maria di maggio,altarini mai consacrati che rubavano le nostre prime preghiere smozzicate a memoria e per gioco, quelle assolate e mute d'agosto senza catrame lucido e pietre vive su cui si lasciavano le ginocchia come con i ceci dei professori a scuola,si correva sempre,per sempre e vela il nostro corpo piccolo nel vento di tramontana sulla collina e nei boschetti vicini eravamo esploratori anche del proprio corpo con le prime seghe a cielo aperto dentro le prime tirate di sigarette nazionali e poi camel e poi Ms e poi Marlboro e nelle mani le fionde e i fucili tirammolle e sempre un sorriso da parte a parte stampato sui volti secchi e capelli sporchi. Perchè ve ne parlo? semplice,non c'è più niente di poetico nelle strade,dal silenzio profondo a viverle tutto il giorno intensamente come luoghi sempre disponibili per noi,ogni spazio ci apparteneva e segnavamo anche con pisciate di gruppo,con le nostre paure ogni angolo di ceglie vecchia a ridosso del castello e gli adulti ci lasciavano fare, a noi piccoli, ci rendevano padroni del nostro tempo e noi intelliggenti prendevamo il tempo concesso e quello non concesso, si stava per ora a raccontarci sulle scale,l'inverno a svernare in sacrestia dietro ai biliardini a stecca e calcio balilla e più in là in una squadra sportiva...ora,sciamano a gruppi,non guardandosi negli occhi ma nei cellulari,si caricano suonerie invece che voci nel cuore,e forse è bene così, ma non ci giurerei. i bambini vivono la realtà che hanno a disposizione,belle o brutte che siano,dipende dagli adulti,dipende dal tempo,dipende da tante cose e ogni tempo ha la sua felicità e il suo dolore.

Angelo Ciciriello