.

Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

Il Posto delle Favole

Mostra fotografica di Vincenzo Suma

Una valle di Libri

"Positiva" e "Attacco di Bellezza"

LABOR CURAE - festival del vivere bene

Il programma de "La Piazza"

Terra Rossa

Emiliano chiuderà "La Piazza"

La Piazza, la politica dopo le ferie

La pizzica serpentata.

Solenni festeggiamenti in onore di San Rocco

Sorgenti della giustizia a Ceglie Messapica

L'arte Pirotecnica in Italia

L’amore inabitabile

Festa di Sant'Anna

Puglia Tipica 2021

Una pagina dedicata a Pietro Gatti

Presentazione del libro "Le Mute Infernali"

venerdì 22 febbraio 2008

Controcorrente


Così, attraversando i campi o, come dicon colà, i luoghi, se n'andò per viottole, fremendo, ripensando alla sua disgrazia, e ruminando il discorso da fare al dottor Azzecca-garbugli. Lascio poi pensare al lettore, come dovessero stare in viaggio quelle povere bestie, così legate e tenute per le zampe, a capo all'in giù, nella mano d'un uomo il quale, agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente. Ora stendeva il braccio per collera, ora l'alzava per disperazione, ora lo dibatteva in aria, come per minaccia, e, in tutti i modi, dava loro di fiere scosse, e faceva balzare quelle quattro teste spenzolate; le quali intanto s'ingegnavano a beccarsi l'una con l'altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura.
Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi, Capitolo III


La citazione manzoniana è stata fatta questa sera dal sindaco per descrivere quello che sta avvenendo a Ceglie:ci stiamo beccando come i capponi di Renzo. Come al solito andremo a finire su una tavola francavillese o meglio ostunese.
Cerchiamo di salvare la scuola.