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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

martedì 4 gennaio 2011

Il mendicante di pensieri

ore 17.30 - Ristorante Cibus
SERATA LETTERARIA
presentazione del libro
“IL MENDICANTE DI PENSIERI”
di Meri Nigro

a cura del Rotaract Club Ceglie Messapica - Terra dei Messapi

 
"Il mendicante di pensieri", uscito nella collana Crisalidi delle Edizioni La Gru, di Meri Nigro, autrice esordiente di Ceglie Messapica, riflette sulla condizione dell'essere umano usando come forma espressiva il diario.

Tutto ha inizio quando la protagonista regala a un mendicante un diario al posto della solita moneta.
E qui si apre l'universo di una ragazza che potrebbe essere definita una "giovane Werther del XXI secolo", ma molto innamorata della vita al punto da volerla afferrare nella sua pienezza. "L'uomo ha infinitamente bisogno dell'uomo".
Questo è il messaggio forte che Meri ci vuole dare, ed è il messaggio che tutti dovrebbero avere bene in mente, senza finire per dividere ciò che va unito. L'empatia, la solitudine e l'amore incondizionato sono temi centrali del diario.
Ad ogni pagina il tempo sembra essere scandito dal suono del mondo interiore, dalle domande, dai sogni nel sottile spazio che separa dalla realtà; una realtà materiale a volte lontana e priva di appigli, perché priva di amore che è l'unica vera possibilità di sentirsi felici.

"Oltre il suono del silenzio.
La gente. Quanta vita si porta dietro, quanta vita passa qui, in questa stazione. È triste a volte respirarla, è nauseante vederla sorridere all’arrivo; è ancora più nauseante vederla piangere in un saluto. Mi ricorda i suoi occhi, la vita; per questo adesso non riesco a sopportarla. E adesso sono qui, immobile da un’eternità.
Il mio silenzio è il rumore costante dei treni che sferragliano, le urla dei bambini, le voci impazzite che non dicono niente. Il mio silenzio è qualche risata di scherno, è qualche occhiata assordante di compassione, è il rumore di una monetina che qualche volta cade nel mio cappello.
Una di tutte quelle facce che si rincorrono qui, in questa galleria che trabocca di vita e di impegni per non sentire bussare l’anima nella gola, mi ha lasciato un diario accanto al cappello. Era una faccia comune eppure profumava di diverso, aveva negli occhi una strada scavata di lacrime quando ha accennato un sorriso di malinconia. Non era compassione, era quasi ammirazione; perché a volte essere liberi è anche poter essere niente."
Meri Nigro
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ore 19.30 - Teatro Comunale
WAKEUP GOSPEL SIMPHONY
CHRISTMAS DAY 2011
con la partecipazione del Coro di Voci Bianche del Centro
Artistico DIESIS - serata di beneficienza in favore
dell’Ass.ne Otto Volante