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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

sabato 5 marzo 2011

Pneumatici incendiati


Non c'è alcun allarme, lo ha confermato l'ARPA dopo le misurazioni effettuate dalle ore 07.45 presso le zone di via Don Oronzo Elia, Ospedale Civile e Piazza Plebiscito ..
Ne siamo tutti contenti... però doveva dirlo un privato cittadino, il Dott. Angelo Giordano, e un blog, Il Diavoletto, che bisognava sciacquare e risciacquare più volte tutti i prodotti raccolti nelle nostre campagne?
Cosa succede nel caso di combustioni incontrollate?
Clicca qui (Riccardo Chirone, Istituto di ricerche sulla combustione del Cnr di Napoli), qui e qui
Uno studio dell' E.P.A.
Clicca qui.
In città, la zona in cui sono cadute principalmente le ceneri della combustione è quella di S. Rocco, cioè la parte più alta. Chissà che ci arriva da Taranto o da Brindisi con le loro ciminiere che vomitano in quota?


"Numerose sono le fonti di inquinamento: tra le più frequenti troviamo la combustione incontrollata dei rifiuti urbani ed industriali; la combustione dei pneumatici; gli impianti di trattamento e recupero metalli (alluminio, rame e piombo); gli impianti di lavorazione mediante fusione delle materie plastiche; i veicoli a motore; gli impianti termici e anche la combustione della legna nonché gli incendi boschivi.
La modalità preminente di contaminazione da diossine è dovuta ad una ricaduta al suolo (fallout) con conseguente deposizione sulle chiome degli alberi, foglie da erba, ortaggi a foglia, foraggi vegetali, ed attraverso tali alimenti entra nella catena alimentare dell’uomo sia per via diretta che per via indiretta attraverso gli animali da allevamento.
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LA CONTAMINAZIONE AMBIENTALE DA DIOSSINE IN PROVINCIA DI CASERTA
di Nicola Di Fusco
Vice Questore Aggiunto Forestale