.

Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

lunedì 16 marzo 2015

RESTIAMO UMANI


Martedì 17 marzo
spettacolo teatrale 
"RESTIAMO UMANI"| 
Teatro Comunale ore 21 Ceglie Messapica
testi di Vittorio Arrigoni, Mhamoud Darwish, Elena Ferretti, Luca Privitera

COMUNICATO STAMPA
"Conoscere è primo passo verso una soluzione...
Io non credo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere. Credo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini, alla stessa famiglia, che è la famiglia umana." Vittorio Arrigoni

Gaza è un buco nero nel cuore del mondo, un'indicibile catastrofe umana, una ferita da troppo tempo aperta. Attraverso lo spettacolo teatrale "Restiamo umani" vogliamo esprimere la nostra solidarietà ad un popolo che non vede riconosciuto il proprio diritto ad esistere fin dal 1948, anno in cui sarebbero dovuti nascere due Stati, Israele e Palestina, ma che ha visto affermarsi con la forza solo il primo. D'allora il conflitto tra Arabi-Palestinesi ed Israeliani si è riacceso incessantemente senza sosta.
Durante l'estate scorsa Gaza è stata sottoposta per settimane a continui bombardamenti che hanno seminato distruzione anche tra i civili più indifesi, i bambini. Ancora una volta sono state violate le norme basilari del diritto internazionale. Le bombe hanno colpito scuole, ospedali, case di cura, orfanotrofi. Anche l'unica centrale elettrica ha subito la stessa sorte, lasciando al buio per giorni, senz'acqua e con i cibi marci in frigo, 2 milioni di persone. Il rifiuto del dialogo lascia il passo alle armi. Con quale risultato? "Sia Hamas sia il governo israeliano - commenta Zygmunt Bauman - avendo concordato che la violenza è il solo rimedio alla violenza, sostengono che il dialogo sia inutile".
Come molti israeliani che disapprovano l'uso della violenza, diciamo "not in my name". In nome del diritto ad esistere si riconosca lo stato di PALESTINA e si agisca per il dialogo, per la PACE.
Concludiamo il nostro invito a condividere lo spettacolo teatrale con le parole che il poeta palestinese Mahmud Darwish dedica al suo popolo, al popolo che sa "scrivere le poesie più belle" anche tra infinite umiliazioni:
"Cantando per le strade
Cantando per le strade, per i campi,
il nostro sguardo farà scaturire l'osservatorio
dal posto più lontano
dal posto più profondo
dal posto più bello,
dove non si vede che l'aurora,
e non si sente che la vittoria.
Usciremo dai nostri campi
Usciremo dai nostri rifugi in esilio
Usciremo dai nostri nascondigli,
non avremo più vergogna, se il nemico ci offende.
Non arrossiremo:
sappiamo maneggiare una falce,
sappiamo come si difende un uomo disarmato.
Sappiamo anche costruire
Una fabbrica moderna,
una casa,
un ospedale,
una scuola,
una bomba,
un missile.
E sappiamo scrivere le poesie più belle."
Mahmud Darwish
La compagnia "Ultimo teatro" ha rappresentato il suo spettacolo in oltre 150 città italiane tra cui:
Teatro San Leonardo (Bologna); Teatro Niccolini (San Casciano Val di Pesa - Firenze); Teatro Estense (Ferrara); Teatro San Carlo (Mariano Comense - Como); La casa del Teatro (l'Aquila); Teatro dell’Università (Urbino); Teatro Balena (Napoli); Centro Raccolta Music For Peace (Genova); Teatrino Saule (Venezia); Sala Filarmonica (Rovereto); Teatro Alfieri (Montemarciano - Ancona); Teatro di Terra (Velletri - Roma); Sala Cà Mescarlin (Montanaro - Torino); Teatro Officine Babilonia (Cosenza); Centro Arti e Culture Tavola Tonda (Palermo)
RESTIAMO UMANI è uno spettacolo "senza filtri", "senza censure" o "parole di convenzione".
RESTIAMO UMANI è il racconto del genocidio contemporaneo e inimmaginabile del popolo palestinese.
RESTIAMO UMANI per continuare a parlare di Palestina e dell'aggressivo sionismo israeliano.