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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti
venerdì 29 gennaio 2016
L'orso
Ieri 28 gennaio è iniziata la conta dell'orso per prevedere come sarà la fine dell'inverno:
U prime giurne camine u vosche;
U seconde tagghje li 'llion;
U terze caresce li 'llion;
U quarte si 'nzippe u pagghiare;
U quinte si sccaffe a jinte.
Il primo giorno l'orso ispeziona il bosco; il secondo giorno, oggi, taglia la legna; il terzo la trasporta; il quarto costruisce un rifugio; il quinto si chiude dentro. Se l'orso riesce a portare a termine queste operazioni senza che la pioggia le interrompa, l'inverno restante sarà freddo.
Il metodo appartiene alla nostra cultura tradizionale, in particolare contadina, che interpretava i segni per presagire fenomeni meteo. Tali conoscenze servivano da guida negli atti quotidiani del lavoro nei campi, fortemente condizionato da favorevoli o da avverse condizioni meteorologiche, nonché dal ciclo delle stagioni.
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