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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

lunedì 6 febbraio 2017

Nulla...

La "Crocefissione" e "Cristo sulla Croce" di Emilio Notte esposte nel Castello ducale.
Lunedì scorso è ricorso l'anniversario della nascita del pittore, era nato infatti a Ceglie il 30 gennaio 1891.
Francesco Moro
Ceglie Messapica IMMAGINI...


Qualcuno ha visto un post, un'iniziativa anche minima sulla ricorrenza?
Nulla... eppure la pinacoteca è intitolata a Emilio Notte!

Aggiornamento Francesco Moro Dal nulla per il ricordo al quasi nulla per la promozione attraverso il web della pinacoteca Emilio Notte e delle opere in essa conservate.
Visto che esiste un canale youtube del sistema gusto d'arte (https://www.youtube.com/channel/UCMjkDMUCupRt1F5xJzIOqcw) perché non si fa ferimento ad esso nel sito del sistema (http://www.cegliesistemagustodarte.it/)? Come mai a 9 mesi dall'inaugurazione MAAC il sito internet non è né completo (la sezione pinacoteca è ad esempio in costruzione) né aggiornato? Il museo digitale con mostra digitale online ed APP previsto nel capitolato è attivo e raggiungibile attraverso qualche url?
La Pinacoteca ha sede in via P. Chirulli (http://egov.hseweb.it/.../servi.../index/index/idtesto/20009) o in via Chiesa. Il sito di riferimento è gam-emilionotte.it o quello sistema gusto d'arte?

Dizionario Biografico degli Italiani TRECCANI
NOTTE, Emilio. – Nacque a Ceglie Messapica il 30 gennaio 1891 da Giovanni e da Lucinda Chiumenti Fincati.

I genitori, entrambi veneti, si erano trasferiti in Puglia per il lavoro di Giovanni, ricevitore dell’Ufficio del registro, impiego ministeriale che determinò i frequenti spostamenti della famiglia: dopo il trasferimento a Ceglie, seguirono quelli a Bovino, Lagonegro, Serino e Sant’Angelo dei Lombardi. Qui Notte frequentò il ginnasio e il liceo e cominciò a dare prova del suo precoce talento per il disegno, attitudine che convinse il padre a sottoporre i suoi lavori a Vincenzo Volpe, allora direttore del Regio Istituto di belle arti di Napoli, il quale, intuendo le potenzialità del giovane, lo prese sotto il suo magistero. Nel 1906 fu così ammesso presso l’Istituto napoletano e visse in città con la zia paterna. Nell’ambiente artistico dell’Istituto, che gli apparve retrivo, fu colpito dalla figura isolata di Michele Cammarano.