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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

sabato 8 luglio 2017

Buona domenica


ore 10:30 - 12:30,  16:00 - 19:00
Museo Archeologico e di Arte Contemporanea

ore 10:30 - 12:30,  16:00 - 19:00 
Biblioteca "P. Gatti" e Pinacoteca "E. Notte"

Grotte di Montevicoli
CHIUSE info: 3271909148

SABATO

ore 20.00 - Centro Polivalente 
Memorial Tommaso Mita - Torneo notturno di beneficienza 
a cura dell'Ass.ne sportiva TAF Ceglie 

ore 21.00 - Piazza Plebiscito 
XVIII Gran Galà dei Messapi 
a cura della Palestra Beauty e Fitness Center 

ore 21.00  Auditorium Comunale 
A te dedicata...
V edizione - Festival Canoro per Ragazzi a cura dell'Oratorio Damasco 

DOMENICA
ore 21.00  Auditorium Comunale 
VIII Rassegna di Teatro in Vernacolo "www.scampamorte.com" 
a cura dell' Oratorio Damasco 

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Farmacia di turno
Farmacia Caputo
Via Umberto I, 47
Telefono: 0831-377159
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U vangele di iosce
Io sono mite e umile di cuore.
 (Mt 11,25-30)
Clicca qui.

Nu dittèrie
A menza skasciat'
kamp'chiussè da-san'
L'anfora rotta 
vive (dura) più di quella sana.

Perchè vi poniamo più attenzione nell'uso. Il debole ha necessità di maggior cura.
Fonte: Per le parole antiche, Proverbi cegliesi

Na fotografije
Ceglie Bella? Sì


Foto Antonia Palmisano

A terra meje

FRIARIELLO "BARESE"

Da non confondere con i Friarielli napoletani che sono tutt’altra cosa. Questa sera parliamo di peperoni, ma di peperoni leggermente diversi rispetto ai classici (veri) baresi che si friggono per intero, caratterizzati dalla forma lineare e con la punta più grossa. A voler essere rigorosi, quello che vedete in foto è un peperone “tipo cornaletto”, ma Tonino - anziano agricoltore di Modugno (BA) - insiste nel chiamarlo Friariello barese. Dato che la sua famiglia coltiva questo ecotipo da ben tre generazioni, lo chiameremo così anche noi. Nell'orto questa varietà è ormai una presenza costante. Per nulla amara, dolce e profumata, è quella che preferisco più di tutti anche perché, a fronte di pochissime cure, risulta resistente ed estremamente produttiva. Lo scorso anno abbiamo raccolto peperoni in pieno campo sino alla prima settimana di ottobre grazie alle temperature miti. Molto digeribile, è stato sperimentato in cucina dal nostro orto-chef. Per scoprire cosa abbia realizzato basta cliccar sul suo profilo: Valerio Tanzarella.
Angelo Giordano 

Questo peperone è talmente dolce e profumato che mi ha fatto subito pensare ad un altro peperone capace di conquistare, con la sua dolcezza, chiunque lo metta sotto i denti. Mi riferisco al Crusco di Senise.
Da notare che, a differenza di altri peperoni cornaletti e friarielli, l'ecotipo portato avanti negli anni dalla famiglia di Tonino manca di qualsivoglia sfumatura amara/acidula. Quando lo si mangia sembra davvero di gustare il Crusco. Un Friariello con "l'anima" di Crusco che, proprio per questo motivo, quest'anno proverò a essiccare così come si fa con i peperoni Cruschi. Certo, il contenuto di acqua è differente, così come diversa è la consistenza della polpa. Ad ogni modo sono sicuro che dopo alcune prove troverò il modo per avere un po’ d'estate ... ... per l'inverno.
Valerio Tanzarella