Comunicato stampa
In occasione
dei festeggiamenti del S. Patrono della città di Ceglie Messapica,
S. Antonio, il parroco della Chiesa madre esortava a vivere tale
solennità come occasione di solidarietà, risposta concreta, questa,
all’attuale periodo di crisi economica che tanto sta segnando la
vita delle persone e di intere famiglie.
Per questo
le Caritas delle quattro parrocchie hanno inteso accogliere la
sollecitazione organizzando un pranzo comunitario aperto a quanti,
in questi anni, si sono rivolti ai vari centri di ascolto, così che
il senso della solidarietà, della comunità e dello stare insieme
fosse azione concreta di vicinanza alle tante difficoltà e alle
tante solitudini incontrate.
Si è
deciso di trasformare la chiesa di S. Gioacchino in una “mensa
altra” in modo che accogliesse le persone
dalle varie comunità parrocchiali e insieme condividere il pane.
L’iniziativa , chiamata “Il pranzo di S.
Antonio” poiché in tale festa, come da
tradizione, viene distribuito il pane come segno di condivisione e di
benedizione, ha visto il forte coinvolgimento di molte realtà locali
che hanno messo a disposizione la propria competenza in maniera
completamente gratuita e totale preparando l’intero pranzo per i
180 commensali, mercoledì 13 giugno.
È doveroso
ringraziare per questo:
l’associazione
“ Ceglie è…” e in particolare i ristoratori di “Cibus”,
“Tre trulli” e “La fontanina” che, insieme al ristorante di
“Antimo- Casina Terramora” e “Stella gialla” hanno preparato
e offerto tutti i primi e i secondi, il pastificio Suma, il
caseificio Fragnite per i freschissimi formaggi, i panifici: S.
Lorenzo, Allegrini e “La furnara” di Convertino Giovanni e
quello di Convertino Salvatore per il pane e i tarallini, le
pasticcerie: “La martinese” , “Parisi” e la “ Pasticceria
della nonna” per i gustosi dolci, la salumeria di Paola Cavallo,
“L’Angolo della pasta” per aver messo a disposizione i tavoli,
il sig. Domenico Urso che ci accompagnati nei vari spostamenti di
tutto il materiale con il suo mezzo e poi, tante tante altre mani…
L’emozione
nel vedere la chiesa di S. Gioacchino pullulante di bambini e adulti
di varie età e di varie provenienze e lo stare tutti insieme,
ognuno con le proprie radici e con le proprie storie, ha reso
possibile un altro modo di fare festa e, per un lungo attimo, è
sembrato, come nella poesia di d. Tonino Bello, che ognuno fosse ala
di riserva per l’altro che gli era accanto, nella reciprocità.
Grazie a tutti, di cuore!
Gli operatori delle
Caritas parrocchiali: Maria Immacolata, Maria SS. Assunta, S.
Lorenzo, S. Rocco