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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

mercoledì 3 settembre 2008

Barocco Festival:ultima serata.

La follia è un tema musicale tra i più antichi della musica europea. La prima composizione nota basata su questo tema risale alla metà del XVII secolo, ma il tema è certamente molto più antico. Alcuni testi teatrali del rinascimento portoghese, tra cui alcuni di Gil Vicente, menzionano la follia come danza ballata da pastori e contadini. L'origine portoghese è confermata dal trattato del 1577 De musica libri septem di Francisco de Salinas.

Si distingue tra la "primitiva follia", che può assumere diverse forme, e la più conosciuta "tarda follia", che è rimasta famosa nella musica colta fino ai giorni nostri.

Si dice che il primo ad introdurre il tema della tarda follia nella musica colta sia stato Jean-Baptiste Lully. Nel corso di tre secoli, più di 150 compositori l'hanno usato nelle loro composizioni. Lo stesso Lully nel 1672, in collaborazione con Philidor, Arcangelo Corelli nel 1700 (Sonata per Violino op. 5 n. 12), Marin Marais nel 1701(Pièces de Violes, 2de Livre), Antonio Vivaldi nel 1705 (Sonata op. 1 n. 12), Alessandro Scarlatti nel 1710 e Johann Sebastian Bach nella Cantata dei contadini del 1742 sono coloro che hanno raggiunto le più alte vette nella variazione di questo tema. Tra i compositori dell'età classica va ricordato Antonio Salieri, con le spettacolari 26 Variazioni per orchestra.

 

Le follie del Barrocco

Vivaldi, Corelli, Veracini,

Falconieri e le trascrizioni del tempo

 

Ensemble ACCADEMIA DEL RICERCARE

 

San Vito dei Normanni

Mercoledì 3 settembre

Chiostro dei Domenicani - ore 20.00

 

In programma musiche di Arcangelo Corelli, Andrea Falconiero, Francesco Maria Veracini, Johann Ch. Schickardt, Antonio Vivaldi.



Vivaldi - Trio Sonata in D Minor "La Folia" RV63