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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

giovedì 29 gennaio 2009

Il traino

Teatro Comunale di Ceglie Messapica.
Domenica 1 febbraio, ore 21
Il traino dei fessi
Archelia


di e con:
Giuseppe Ciciriello


consulenza alla regia
Espedito Chionna
Enrico Messina
Micaela Sapienza


“…Quando mia madre nacque aveva tre padri: un santo, un commerciante e un anarchico mangiatore di bambini, ma una sola madre con la cicatrice del calcio di un mulo sul viso, e una ferita larga una vita nell’anima cucita col fil di ferro …Tanto tempo fa al mio paese c’era il mare… ”
Una sedia, un cappello, un ombrello tenuto chiuso da uno spago e un abito gessato scuro sono gli elementi di una narrazione che si sviluppa attraverso personaggi grotteschi che si raccontano, tenuti assieme da un filo comune: la marginalità, essere al margine di una comunità per raccontarla, perché dietro ogni scemo c’è un villaggio.
Lo spettacolo nasce dalle suggestioni mitiche della realtà quotidiana della vita di un paese, modi di dire, atteggiamenti che diventano vere e proprie maschere, visioni antiche che portano a riflettere su verità senza tempo che accompagnano ognuno di noi.
Archèlìa