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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

martedì 10 marzo 2009

Indefinito … infinito

La poesia, come la musica, non può appartenere al singolo poeta o musicista,
ma al pubblico che fa dell’emozione il suo giudizio...
in quello che si rappresenta, com'è l'arte.
Antonio Conserva



“Indefinito … infinito” è la nuova raccolta di poesie di Antonio Conserva pubblicata da pochi giorni con la presentazione di Adriana Notte.

"Una forte capacità di collegare la bellezza e il sogno...
La robustezza della costruzione e l'architettura della parola...
Sicchè tutto ciò che si deve manifestare si presenta come un blocco luminoso nel quale gentilissime ali si presentano a condurre preziose soluzioni di forte musicalità... ove l'energia sembra essere al sommo di una conclusione, mentre la luce impreziosita dalla sostanza dell'amore offre la preziosità della delicatezza e il mistero del sogno.
Cosi Antonio Conserva entra nel mistero della parola... in questa gioia inattesa che lascia segni di potenza e piace a volte sognare l'incredibile."
Adriana Notte

A. ConservaCANNE AL VENTO
Nell'ira dl venti avversi
odo la cicala irosa...
mentre il fanciullo
sollazza fra canneti, giocondo...
si trastulla il sole
riluce riflesso ocre
in abbrunita terra...
sazia la veglia dei padri
dove partorisce la madre in echi di addii.

Antonio CONSERVA, nasce il 29 aprile 1964 a Ceglie Messapica in provincia di Brindisi ove risiede e opera. Autodidatta, pittore e scultore, si avvicina all'arte d'adolescente nella naturale semanticità, musica e poesia. Pubblica nel '99 una raccolta dal titolo "Semplice Pathos" (Edizioni Pugliesi), nell'anno 2003 "Turibolo" (Memorandum), nell'anno 2004 "Dialogo con il silenzio" (Auditorium) e nell'anno 2006 "Fino all'anima..." (Movimento Interculturale Cegliese "La casa dell'artista").
Le sue opere si trovano in collezioni private in Italia e all'Estero, innumerevoli sono le sue mostre.