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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

giovedì 25 giugno 2009

Il Grillaio

Il Grillaio (Falco naumanni) è un uccello rapace del gruppo dei falconidae.
Predilige aree aperte con clima caldo, con vegetazione bassa e spiazzi di terreno brullo dove predilige cacciare. In inverno (sverna nell'Africa australe) frequenta savana aperta. Necessita di buona abbondanza di Ortotteri e Coleotteri. Le colonie possono contenere 100-200 nidi, ma non sono inusuali situazioni differenti. Nidifica in cavità di vecchi edifici, sottotetti o cavità in alberi.
In periodo riproduttivo frequenta aree calde e aperte, caratterizzate da vegetazione erbacea prevalente e spiazzi con terreno scoperto. Si riscontra in pascoli, praterie, steppe e terreni a coltivazione non intensiva. In Italia meridionale si riscontra in aree steppose cerealicole, con ampie fasce prative e scarsa copertura arbustiva e arborea, sotto i 1000m. In Puglia e Basilicata frequenta per nidificare anche centri urbani.
Nei territori riproduttivi la maggiore causa nella diminuzione (e l'attuale principale minaccia) va ricercata nella diminuzione o perdita della disponibilità di cibo in conseguenza delle trasformazioni nelle pratiche agricole, nell'abbandono della pastorizia e agricoltura tradizionali e nell'urbanizzazione delle campagne. In Spagna molti siti riproduttivi sono stati abbandonati in conseguenza della perdita degli habitat trofici. In varie regioni francesi la popolazione di ovini è drasticamente diminuita nel corso degli ultimi decenni, permettendo una ricrescita della vegetazione, che ha comportato una diminuzione della popolazione e dell'accessibilità delle cavallette. La perdita di siti riproduttivi in conseguenza del restauro dei vecchi edifici ha un impatto negativo, così come l'accumulo di pesticidi nelle uova. La persecuzione diretta ha un'importanza relativamente bassa nella diminuzione degli effettivi.
La Murgia rappresenta l'ambiente ideale per il Grillaio che trova nei grilli e nelle cavallette le sue prede ideali e nei centri storici delle città della Murgia luoghi sicuri per realizzare i suoi nidi. Questa specie giunge ogni anno dal continente africano in Puglia per riprodursi. Quella delle Murge è la più importante delle popolazioni mondiali di questa specie, attualmente individuata come minacciata a livello globale. La causa più importante di questa minacca è la distruzione degli habitat naturali in cui il Grillaio vive e trova nutrimento, attraverso la dannosa e improduttiva pratica dello spietramento. Tutto questo nonostante che i pascoli della Murgia siano un habitat d’interesse comunitario prioritario ai fini della conservazione sulla base della Direttiva Habitat 92/43 CEE e che tutta la Murgia sia SIC/ZPS anche ai sensi della direttiva Uccelli 79/409 per proteggere rare specie di uccelli minacciate e i loro habitat.