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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

lunedì 21 giugno 2010

Sport


Il nuovo allenatore.

Con grande entusiasmo e soddisfazione di tutte le parti si è concluso l’accordo tra uno dei migliori allenatori pugliesi, Antonio Lezzi, e la squadra di Ceglie appena approdata in B Dilettanti e desiderosa, dopo aver vinto con ampio margine il campionato di C, di ben figurare anche nella quarta serie nazionale. Antonio Lezzi, dopo la premiante ed importante esperienza nello staff tecnico che ha guidato il Brindisi in Serie A, torna ad essere head coach, ruolo che più gli compete.
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Il volto nascosto del mondiale.


Appello alle autorità sudafricane: giustizia e diritti a partire dai poveri nel Sudafrica dei Mondiali



Sua Eccellenza Ambasciatrice Thenjiwe Mtintso,
siamo associazioni, movimenti di base, singoli cittadini. Tutti noi abbiamo a cuore la storia del Sudafrica, la grande lotta del movimento di liberazione che in esso si è sviluppato negli scorsi decenni e il destino delle popolazioni oppresse che di quelle lotte sono state protagoniste. Riteniamo centrale nella costruzione del nuovo Sudafrica la promozione dei diritti e del ruolo sociale e politico dei poveri.

In particolare, siamo oggi preoccupati per il trattamento subito dagli abitanti delle baraccopoli e dai venditori di strada in occasione della Coppa del mondo. Gli abitanti delle baraccopoli vengono forzatamente sfrattati e fatti vivere in transit camps, mentre ai venditori di strada è stato proibito di vendere la propria merce durante tutta la durata della Coppa del mondo. Ai poveri non è stato concesso di partecipare alla costruzione di un percorso comune che portasse verso la Coppa del mondo. Al contrario la Coppa del mondo è divenuta l’occasione per ristrutturare le città secondo criteri che favoriscono solo le élite. I poveri vengono spinti fuori, lontani dagli occhi dei turisti e dei giornalisti. Peraltro, le misure di sicurezza adottate in occasione dei Mondiali limitano fortemente il diritto dei cittadini a esprimere democraticamente il dissenso rispetto a questo stato di cose.
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