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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

venerdì 30 settembre 2011

La sposa impossibile


Nell’ambito del settimo appuntamento della “Giornata del Contemporaneo”, promosso da AMACI - Associazione Musei d’Arte contemporanea italiani e PARC - Direzione qualità e tutela dell’architettura e del paesaggio, la Galleria SPAZIOSEI di Monopoli, aderendo all’iniziativa, promuove, dal 08 ottobre al 05 novembre 2011, la mostra personale del maestro UCCIO BIONDI, un evento culturale che conferma l’impegno e la sensibilità della Galleria per la cultura e l’arte:
LA SPOSA IMPOSSIBILE
UCCIOBIONDI è nativo di Ceglie Messapica (Br). Inizia l’attività nel 1973 sviluppando una produzione pittorica e calcografica. Il suo lavoro si è modificato nel tempo: dall’espressionismo pittorico a quello esistenziale, dall’informale a quello materico, dalle reincartazioni a un suo ultimo “zapping” pittorico incentrato sull’introduzione di inserti vili e sull’apporto di composizioni scritturali. Assai significative sono le originalissime “alto-pitture” che coniugano colore e terza dimensione e le sue “installazioni intermediali” che mettono in relazione video e corpo, video e oggetti (da ricordare, in particolare, l’installazione Durch den Kamin del 2006 per il Treno della memoria). Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. È presente nella 54a Biennale di Venezia, presso il Padiglione Italia - Puglia - Lecce.
La mostra, a cura di Mina TARANTINO, è presentata dal critico d’arte Santa FIZZAROTTI SELVAGGI, che scrive in catalogo: «Uccio Biondi, nella pienezza della coscienza, ama perdersi per poi ritrovarsi attraverso l’incontro con l’Altro, riflesso speculare di una Alterità indistinta con la quale un giorno noi tutti siamo stati fusi e confusi esperendo uno stato di beatitudine difficile da dimenticare, la cui mancanza genera il desiderio come tale(…)Attraverso le sue Opere, condivide con noi il suo sogno, in parte svelando il suo Sé arcaico, le cui radici sono in un altro “corpo”, ovvero in quella dimensione in cui si struttura la corporeità e il successivo sentire di “essere nel proprio corpo”(…)L’artista, con la sua “Sposa impossibile”, ci riconduce per alcuni aspetti, alla “Sposa del vento”, uno dei quadri più noti di Oskar Kokoschka (1914), a quella intimità sempre sognata che alimenta il senso della nostra vita. Si illuminano così gli oscuri meandri della memoria e appaiono scenari e visioni, ricordi, epoche di avvento(…)Per tali ragioni Biondi evita l’anoressia figurale che dilaga nella nostra realtà, multimediale e finanche virtuale, opponendo all’anti-racconto dell’arte e del corpo, la narrazione del “corpo dell’arte” la cui essenza si struttura nell’interazione complessa dei sensi e di quel Senso sempre aperto che invita alla conoscenza.

La mostra resterà aperta sino a sabato 5 novembre 2011.
Galleria SPAZIOSEI
Via S. Anna, 6 - Monopoli (BA)
Orario: da martedì a sabato, dalle ore 17.30 alle 20.30
Info: spaziosei@alice.it - tel. 080.802.903 - cell. 339.61.62.515