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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

venerdì 13 gennaio 2012

Pierino e il Loop

Il posto delle favole
Domenica 15 Gennaio 2012 alle ore 17,30 
Teatro Comunale di Ceglie Messapica
Armamaxa teatro/Casarmonica
PIERINO E IL LOOP
giri di parole/giri di note davvero molto
liberamente ispirati a Prokopief
di e con
Enrico Messina e Mirko Lodedo


Un Lupo e un bambino si ritrovano dentro alla stessa storia. E ci sono anche un’anatra, un gatto, un uccello e un nonno. Chissà se ne avevano davvero voglia. E poi quella storia degli strumenti musicali…
Il punto è cosa ci si aspetta. Perché sempre ci si aspetta qualche cosa: dalle persone, dalle cose; e dalle storie anche. Perciò capita di sentire Pierino e il Loop e ci si aspetta Pierino e il Lupo. Certo, perché Loop suona come Lupo.
Ma se ascoltando una storia ci si aspetta già la storia che si ascolterà, come si fa a restare a bocca aperta? Ecco allora che, giocando con l’immaginazione, con i suoni e con le parole in un gioco che si ripete ciclico (in loop, appunto!), un musicista e un attore, senza l’orchestra, ma solo con un pianoforte, una loop station, un microfono e un leggio, reinventano una storia in cui i personaggi sono gli stessi della fiaba musicale più nota di ogni tempo ma la vicenda è un’altra.
E allora l’anatra starnazza nello stagno di un giardino, dove un gatto la guarda sospirando innamorato, il nonno dorme su una panchina mentre l’uccello gli svolazza intorno e il ragazzo e il Lupo si guardano. In un occhio solo. E nella pupilla del lupo il ragazzo legge la sua storia: la storia di una vita da Lupo, condannato ad essere cattivo e invece sempre braccato, fuggitivo, costretto con i suoi fratelli a scappare sempre più a Nord per non venire ucciso.