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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

martedì 7 febbraio 2012

La vogliamo fare o no?

Al Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Soprintendenza per i Beni Storici Artistici
ed Etnoantropologici della Puglia
Via Pier l’Eremita n. 25
70122 BARI

e p.c.

- Alla Soprintendenza BAP per le provincie
Le Br Ta
Via Galateo 2
73100 LECCE

- Alla Dir. Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici della Puglia
Strada Dottula isolato 49
70122 BARI

Oggetto : Ceglie Messapica. Ex convento di S Domenico. Lavori di restauro

Premesso che:

-nel Comune di Ceglie Messapica sono in corso i lavori di restauro e adeguamento degli impianti tecnologici dell’ex convento di S. Domenico, finanziati  dalla Regione Puglia  con fondi PO- FERS 2007 -2013 Asse IV  linea intervento 4.2 , per il tramite dell’Area Vasta Brindisina;
- in data 15.12.2011, lo scrivente, consigliere comunale di Ceglie Messapica, inviava al Sindaco e per conoscenza alla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici della Puglia, un’interrogazione urgente nella quale si chiedeva di verificare l’opportunità di sospendere immediatamente i lavori di rimozione degli intonaci all’interno dell’ex convento di S. Domenico, considerato che, all’interno del complesso monumentale, erano venuti alla luce alcuni affreschi;
- nella stessa interrogazione si chiedeva al Sindaco  di  interessare Enti competenti per la tutela e salvaguardia dei beni storici e artistici, per verificare l’opportunità di eseguire saggi sulle pareti dell’ex convento di S. Domenico;
- in seguito alla segnalazione dello scrivente, in data 20 dicembre 2011, la Soprintendenza per i Beni Storici  Artistici e Etnoantropologici  della Puglia effettuava un sopralluogo presso il complesso monumentale, e in data 22.12.2011 inviava al Comune di Ceglie il Verbale del sopralluogo;
- nel Verbale  la Soprintendenza verificava la fondatezza della segnalazione,  e prescriveva, al Comune di Ceglie , la necessità di un’indagine  stratigrafica  da eseguirsi negli ambienti oggetto di intervento.

Considerato che:

- ad oggi, non si evince nessun atto amministrativo da parte del Comune di Ceglie Messapica finalizzato ad ottemperare a quelle che sono state le indicazioni da parte della Sopraintendenza per i Beni  Storici Artistici  e Etnoantropologici  della Puglia;
-  i lavori di recupero dell’ex convento di S. Domenico continuano, senza alcuna garanzia di tutela e salvaguardia del bene;
-  in data 02.02.2012, con Determina n. 82, il Responsabile dell’Area Lavori Pubblici del Comune di Ceglie Messapica ha rideterminato il quadro economico per i lavori di restauro del convento di S. Domenico senza fare alcun riferimento alla necessità di un’indagine stratigrafica.

Tutto ciò premesso e considerato,

evidenziata l’assoluta e ingiustificata inerzia dell’Amministrazione Comunale  e del Sindaco di Ceglie Messapica, si chiede un Vostro autorevole e specifico intervento per garantire il corretto recupero dell’ex convento di S. Domenico.

Ceglie Messapica 06.02.2012                         
                                                                         Con osservanza

                                                                     Tommaso Argentiero
                                                        Consigliere Comunale Ceglie Messapica
                                                  Via S. Paolo della Croce n. 49 Ceglie Messapica

Allegati:
 - Interrogazione  del 15.12.2011 al SINDACO
-  Verbale di sopralluogo del 20.12.2011
-  Determina n. 82


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Estratto del verbale di sopralluogo della Sovrintendenza per i Beni storici, artistici ed etno-antropologici della Puglia.

Pertanto questo ufficio resta in attesa di valutare un progetto di indagine che preveda saggi straligrafici da eseguirsi negli ambienti oggetto di intervento, mirati a verificare la presenza di dipinti murali sotto gli strati di pittura e intonaco.
Il progetto d'indagine stratigrafica e il successivo progetto di restauro dovrà essere redatto da un restauratore qualificato secondo la normativa vigente.