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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

mercoledì 28 marzo 2012

Giovanni Pipino

Assai ricca e possente famiglia fu quella de' Pipini di Barletta, imparentata con le prime notabili del regno - Giovanni Pipino milite maestro razionale della M. Curia, e valoroso capitano sotto Carlo II, espulse la colonia de' saraceni dalla città di Lucera nell'an. 1300, e dalla sovrana munificenza venne arrichito di ampli feudi. Fu signore di Cerignola, di Minervino ( che comperò verso l'anno 1309 da Agnese figlia del quond. Milone de Dornay milite) e di Rodi in Capitanata; di Ceglie de Galdo in Terra di Bari ; della terra di Perrorio ( Pretore) in Abruzzo; di Cirigliano, Picerno, Vignola, Balvano, Itapone, Castelgrande (castrum de grandis ), Accettura, Biano (?), Castromediano (Castelmezzano), Bellotto (?) e Trifoglio (?) in Basilicata; di Roccagloriosa nel Principato citer.; di Castrignano. Maglie e Supersano in Terra d’Otranto ec. - Lo storico Costanzo (lib. VI ) scrisse « che fu fama, che le ricchezze di Giovanni Pipino per la maggior parte avesse acquistato, quando fu commessario a cacciare i Saraceni di Lucera di Puglia .... ove si crede che «trovò tesori grandissimi» - Ei sposò Sibilia di Bisceglie ( de Vigiliis ), la quale, dopo la di lui morte fermò dimora nella suaccennata terra di Rodi - Dalla loro unione nacquero un maschio a nome Nicola e tre femmine, cioè Angiola sposata poi a Niccolò della Marra patrizio di Barletta, ultimo figliuolo di Rione; Maria maritata prima con Angelo de Messanello milite, e poscia nel 1309 con Adenolfo d'Aquino conte di Ascoli; e Margherita che sposò Gasso de Denicy conte di Terlizzi, signore di Ruvo e maresciallo del regno. Costei nel 1338 chiese ed ottenne da re Roberto l'assenso per poter disporre della somma di 300 once sui redditi del suo castello di Ceglie-de Gualdo, << quia gravida est et timet mortem » (olun ex regest, an. 1337-1338-1339 fol.123 v.°).
Il predetto Niccolò Pipino milite, ciamberlano, conte di Minervino, ed uno de' principali baroni del regno, prese per moglie Giovanna de Altamura contessa di Vico, che alla chiarezza de' natali univa grandi ricchezze. Ei finì di vivere nel 1332 rimanendo quattro figli maschi ( di sopra indicati ) e una femina a nome Agnese, che fu maritala a Niccolò de Ebulo di Capua, conte di Trivento.
Annali delle Due Sicilie - Dall'origine e fondazione della Monarchia fino a tutto il regno dell'Augusto sovrano Carlo III Borbone, 1860

Il termine castello va inteso come "villaggio o borgo fortificato" o "casale murato", come località cioè dotata di qualche fortificazione, un muro di cinta, forse una torre.
(Dal castello al territorio. Dinamiche insediative a Ceclie Messapica tra XII e XV secolo.)


Ceglie de Gualdo: nome medievale della città di Ceglie Messapica.


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Richiesta al Sindaco di Ceglie Messapica per convocazione urgente Commissione Consiliare con O.d.G. “ Condizioni statiche del Castello Ducale”

"Siamo venuti a conoscenza che ultimamente si sono verificati all’interno della torre del Castello alcuni crolli che destano serie preoccupazioni sulla sicurezza statica dello storico edificio della nostra città.
Tutto ciò premesso e considerato,
si rende necessario determinare una seria ed efficace azione amministrativa finalizzata alla salvaguardia del Castello Ducale ed evitare rischi per la pubblica incolumità.
Si chiede
la convocazione urgente della Commissione Consiliare competente, con la presenza dei tecnici del Comune e dell’arch. incaricato al rilievo geometrico, per fare un’analisi della situazione sullo stato del Castello Ducale e valutare le necessarie azioni da intraprendere per assicurarne la sicurezza statica."
Tommaso Argentiero
Consigliere Comunale “Noi con Federico”