.

Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

lunedì 21 maggio 2012

Fiumi di parole

Il sindaco: “Orrore”
Il Preside: “Rabbia”
Vendola: “Sgomento”
Il Vescovo: “Indignazione”
Monti: “Disperazione”
Alfano: “Sdegno”
Bersani: “Atrocità”
Di Pietro: “Efferatezza”
Casini: “Strazio”
Maroni: “Ribrezzo”
Fini: “Raccapriccio”
Il Papa: “Bestialità”
Saviano: “Rigetto”
Il TG1: “Disgusto”
Il TG5 : “Mostruosità”
Il TG2: “Terrore”
Il TG7: “Barbarie”
Napolitano: “Sdegn… no, cazzo, già detta… allora, allora… no, non mi viene…”
Eliminato Napolitano.

Altro giro, altra parola. Questa volta si comincia dal fondo. Ricordatevi che ogni nuova parola deve essere sinonimo di quella precedente o averne significati in qualche modo affini.

Inizia il TG7:
TG7: “Speranza”
TG2: “Fiducia”
ad libitum…
Fonte
-----------------------------------------------------

Povera Patria