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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

martedì 12 giugno 2012

Festa sant'Antonio

SALUTO DEL PARROCO
MARIA SS. ASSUNTA

Sorelle, fratelli,
mentre si avvicina la Solennità del nostro Santo patrono una domanda mi sale nel cuore, e desidero condividerla con voi: ha senso far festa in un momento così difficile per tutti noi? Che cosa abbiamo da festeggiare mentre le nostre famiglie fanno fatica ad andare avanti, molti di noi stanno perdendo il lavoro, e tutti abbiamo timore quando pensiamo al futuro nostro e dei nostri figli? È una domanda difficile, e scomoda, ma non possiamo evitarla.
A me viene in mente che almeno due motivi ci spingono a far festa insieme per onorare Sant'Antonio anche in un momento così difficile. Il primo è legato al fatto che la nostra è una festa di fede, che nutre la nostra fiducia in Dio e nell’intercessione di Sant'Antonio, al quale possiamo chiedere tutti insieme di custodire la nostra città anche in questa situazione così delicata.
L'atteggiamento della fiducia è necessario perchè non prevalgano le preoccupazioni e l'angoscia, ma sappiamo alzare gli occhi a Dio e sentirci nelle sue mani provvidenti anche oggi, come in ogni momento storico. La fiducia in Lui sosterrà anche la fiducia in noi stessi e nella nostra capacità di trovare vie nuove per uscire dalla crisi.
Il secondo motivo è umano, ma anch'esso necessario e utile in momenti come quello che stiamo vivendo. Far festa insieme ci ricorda la nostra vocazione comunitaria, e ci invita a ritrovare dentro di noi le ragioni della convivenza, della convivialità, dell'incontro con l'altro, quelle ragioni che siamo tentati di dimenticare quando l'ora si fa difficile. Festeggiamo anche come un antidoto al veleno che ci fa rinchiudere in noi stessi e nella nostra paura, che potrebbe illuderci nel cercare soluzioni per noi stessi e non per tutta lo comunità. Ecco, questo mi sembra necessario dirvi, in questo momento aspro e difficile: sarà la fraternità, sarà la solidarietà, sarà l'amore per gli altri a farci uscire dalla crisi! Saranno questi atteggiamenti del cuore, se li sceglieremo insieme, a rendere efficaci le pur necessarie manovre economiche e riforme politiche, altrimenti queste non basteranno.
A Dio, per intercessione di Sant'Antonio, chiediamo di far crescere nel nostro cuore questo senso interiore di fiducia e di fraternità.
Per questo facciamo festa anche mentre gli occhi scrutano con preoccupazione l'orizzonte.
Per questo usciamo e ci incontriamo, in chiesa e in piazza, anche mentre saremmo tentati di rimanere chiusi in casa.
Buona festa o tutti!

don Gianni Caliandro


Il programma della festa è qui.