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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

lunedì 20 agosto 2012

e le bande passarono...

Il passaggio serale in occasione delle giornate di feste di s.Rocco "indo uerte Tabaccone", ossia in via orto Nannavecchia, è stato nuovamente fruttuoso. Ahi Ceglie ha colto brani di conversazione in un gruppo di cittadini abbastanza arrabbiati. 
Che cosa è successo? Le bande ospiti della festa di s. Rocco sono trattate male secondo qualcuno del gruppo perché non sono stati rispettati alcuni criteri di accoglienza tradizionali: nessuno ha ricevuto le bande al loro arrivo, nessuno ha ospitato i direttori (due professori di conservatorio) e per ultimo è stata interrotta una tradizione dei concerti bandistici che è quella di porgere alla fine di un brano particolare (non ho capito bene quale, ma mi sembra operistico) un mazzo di fiori. In sintesi, per quello che ho capito, una pessima figura sul versante dell'ospitalità.
Ricordiamo che la tradizione bandistica nella Città di Ceglie Messapica è testimoniata già dal 1835. Infatti, da documenti in possesso dell'archivio di stato di Lecce risulta che a Ceglie Messapica ci sia stato il più antico complesso musicale della Terra d'Otranto.
Clicca qui per leggere la storia delle bande musicali cegliesi.