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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

sabato 8 settembre 2012

Passeggiando in Senegal e…

Oggi possiamo andare o meglio passeggiare dappertutto o quasi, in questo mondo che diventa sempre più piccolo grazie ai mezzi di comunicazione sempre più veloci ed economici. Nonostante ciò, saranno pochi quelli che penseranno o potranno passeggiare in luoghi distanti e difficili, per motivi politici o ambientali. A coloro che vogliono comunque conoscere e capire, non resta che affidarsi ad un mezzo tradizionale come la fotografia . La mostra fotografica di Antonio Alfonso Locuratolo, presso l'albergo Ferrovia di Ceglie Messapica, ci trasporta in un luogo distante e difficile, permettendoci di guardare alcuni istanti della vita in Senegal: uomini, donne, bambini ed animali colti nella quotidianità. Bellissime le figure umane, una bellezza che va oltre quella fisica. Alla mostra è collegato un progetto di solidarietà come potete leggere di seguito.
La mostra resta aperta fino a domenica mattina 9 settembre.

Passeggiando in Senegal e…. non solo
di Mauro Molinari

Ad aprile nel corso di una visita nelle missioni in Senegal dei Padri Missionari Oblati di Maria Immacolata  accompagnato da  due Padri Missionari, Padre Natale Lessio e Padre Antonio DiBenedetto, e da un giovane valente fotografo, Antonio Alfonso Locuratolo, ho avuto occasione di discutere con i responsabili della comunità missionaria su cosa si poteva fare per portare un piccolo contributo ai loro sforzi quotidiani.
E’ nata l’idea di questo progetto che abbiamo chiamato “Passeggiando in Senegal con Daniela”:  infatti già nel 2006 quando mi sono sposato con Daniela avevamo chiesto  a tutti i nostri amici di festeggiare l’evento contribuendo alle iniziative dell’O.M.I. nel Senegal.
La scelta cadde su un progetto a Temento nella Casamance, nel Sud del Senegal, dove i missionari OMI hanno una Parrocchia ed un Santuario a cielo aperto dedicato a Nostra Signora della Pace con un piccolo monumento a ricordo della tragedia dell’affondamento del traghetto Dakar-Ziguinchor con la morte di millenovecento persone. Si trattava di contribuire ad un progetto di sostegno ad iniziative agricole ed all’addestramento di personale locale a tecniche di coltivazione più avanzate rispetto a quelle locali.
Contemporaneamente l’adozione a distanza di una bimba a Dakar, Maimouna, ci ha legati ancora di più a Padre Natale ed al Senegal. Nel 2008 Padre Natale ci propose di seguirlo in un viaggio nel Senegal ma, viste le condizioni di salute di Daniela, non ce la siamo sentiti. 
Quando Daniela ci ha lasciati, ho capito che quel viaggio dovevo farlo anche per lei e quindi è nato questo progetto che, grazie alle foto di Antonio Locuratolo ed a quelle dei bimbi senegalesi  a cui abbiamo lasciato un centinaio di macchine fotografiche  usa e getta, ci ha permesso di organizzare una serie di  mostre che stiamo portando in giro per l’Italia. L’iniziativa è  arricchita da un libro di foto e da un calendario che abbiamo posto in vendita durante le mostre.
La prima mostra ad Ovada nel Basso Piemonte alla fine di agosto è stata arricchita dalla partecipazione del gruppo di percussionisti e delle ballerine degli African  Griots.
Con i Padri Oblati abbiamo deciso di  concentrare le nostre iniziative sui cinque progetti:
Completamento del campo scuola agricolo di Temento, con la realizzazione di una casa per un custode e la sua famiglia;
programma di finanziamento di linee di microcredito per attività femminili;
campo di allenamento per il basket nella scuola CSPA di Dakar;
costruzione  di una grande aula polivalente socio-culturale a  Ngueniene;
progettazione delle opere di consolidamento e di restauro della ex cattedrale di  Carabane nella Casamance.
Nelle prossime settimane la mostra sarà a Ceglie Messapica, Sorrento, Melfi, Roma, Parma, Genova per concludere a Natale ancora nell’Ovadese a Molare.
Vorremmo cercare pertanto di contribuire a questi progetti  con l’aiuto dei nostri amici e di tutti quelli  che verranno a visitare le mostre nei prossimi mesi.
Fra i numerosi incontri con i Missionari  mi piace ricordare l’ultima sera a Dakar prima di tornare a casa: chiacchieravamo con Padre Flavio, Parroco della Parrocchia di Maria Immacolata a Dakar, commentando la grande e sentita partecipazione di persone che avevamo visto la mattina alla Santa Messa domenicale. Padre Flavio ci confermava l’impressione che avevamo avuto durante tutto il viaggio di rapporti generalmente buoni con la comunità musulmana di Dakar, confermati anche durante l’incontro con il Nunzio Apostolico a Dakar, Sua Ecc.za Mons. Luis Mariano Montemajor. 
Padre Flavio ci ha raccontato di un anziano musulmano, gravemente ammalato che aveva incontrato recentemente e che gli aveva chiesto “Dov’è Dio?”. Questa è una domanda che ci poniamo tutti quando siamo vicini ad una persona che amiamo e che sta soffrendo oppure davanti all’estrema povertà che abbiamo incontrato ovunque in Senegal.
Per chi volesse contribuire all’iniziativa: 
Il codice Iban di Casa Betania, è IT84 B 054 2803 2080 0000 0004803
RIPORTARE nella causale “PASSEGGIANDO CON DANIELA IN SENEGAL”