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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

mercoledì 10 ottobre 2012

Ecclesia Sancti Demetrii

Ecclesia Sancti Demetrii fuit reperta magna ex parte discoperta et est membrum Monasterii Sanctae Annae et altar(em) (sic) fuit repertum cum tobaliis et panno cum altari portatili super lapidem.

La chiesa di San Demetrio fu ritrovata in gran parte aperta ed è di pertinenza (est membrum) del monastero di S. Anna. L’altare si presentava (fuit repertum) corredato di tovaglie e panno. Al di sopra della pietra di base esso era amovibile.

Ricostruzione del testo e traduzione prof. Cosimo Francesco Palmisano


Il documento è il resoconto di una visita pastorale del 1562 in cui si scrive, tra le altre cose, della chiesa di S. Demetrio.

AGGIORNAMENTO
Saetta Coop: Bisognerebbe comprendere bene il significato di "discoperta": non coperta, quindi senza copertura/tetto perché crollata/crollato?
Mimmo C. A. Barletta: Ho sentito per telefono il prof. Della lunga e dotta spiegazione riporto una breve sintesi sperando di non incorrere in errori." Il termine discoperta (discoperio) indica la presenza di aperture nell’involucro della chiesa con la funzione di finestre ma senza infissi. Se la chiesa fosse stata scoperta, senza tetto, il vescovo ne avrebbe decretato la sua ricostruzione o abbattimento o sconsacrazione come già accaduto per la chiesa di S. Martino a Ceglie. Inoltre, la chiesa ha il suo arredo, indice del fatto che la chiesa è attiva e integra. Nel catasto del 1603 la chiesa di S. Demetrio risulta funzionante."