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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

mercoledì 12 dicembre 2012

Nel Bosco Addormentato


Il Posto delle Favole
Domenica 16 dicembre ore 17.30
Nel Bosco Addormentato
Compagnia Bottega degli Apocrifi

Liberamente ispirato a Charles Perrault, ai Fratelli Grimm, a Tahar Ben Jelloun, a Giambattista Basile, a Italo Calvino e a tutti coloro che un giorno hanno incontrato la Bella Addormentata e ce l'hanno raccontato

drammaturgia Stefania Marrone, Cosimo Severo
regia Cosimo Severo
con Miriam Fieno, Kingsley Ngadiuba, Aurora Tota, Fabio Trimigno, Vincenzo Scarpiello
musiche Fabio Trimigno
scene e costumi Iole Cilento, Porziana Catalano
produzione Bottega degli Apocrifi a r.l.

Premio Eolo come migliore novità 2011 (maggio 2011)
Premio Uccellino Azzurro - Festival Ti Fiabo e Ti Racconto (luglio 2011)
Premio Rosa d’Oro del Festival di Padova (dicembre 2010)

Cosa succede quando un sogno si avvera?
 Questa storia comincia in una notte di luna piena. E’ notte e nel suo castello la regina sogna con tutte le sue forze di avere una figlia. Il suo sogno diventa realtà grazie alla Fata Bianca, una fata potente, elegante, bella, ma senza amore, che lancia una maledizione sulla principessa appena nata: “quando la principessa compirà 16 anni si pungerà il dito con un ago da cucito e morirà”. Una fata meno bella, meno elegante e meno potente ottiene che la principessa non muoia ma dorma per cento anni in attesa che l’amore la risvegli. Da quel momento il destino si mette in viaggio e per 16 anni il re e la regina, le fate buone, la luna, i sudditi del regno cercano di nascondergli la strada, così quando lui arriva puntuale all’appuntamento la principessa non lo riconosce.
La principessa si trova faccia a faccia con il suo destino; si punge e cade in un sonno profondo. Tutto il regno si addormenta insieme a lei, tutti gli uomini, tutte le fate tranne una, la Fata Bianca che resta di fianco alla principessa a regalarle i sogni più belli, sogni che le sembrino più vivi della realtà, sogni che le facciano dimenticare che desidera svegliarsi. Solo l’amore vero, con le sue stramberie e imperfezioni, potrà essere più forte dell’inganno dei sogni perfetti, ma dovrà riuscire a farsi riconoscere.