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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

domenica 27 gennaio 2013

Giornata della Memoria



Si celebra oggi la Giornata della Memoria riconosciuta dalle Nazioni Unite ed introdotta in Italia dal 2001, la data coincide con l'arrivo nel gennaio del '45 delle truppe sovietiche nel campo di concentramento di Auschwitz,  al fine di ricordare la “Shoah” (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che si sono opposti al progetto di sterminio.

Nessuna iniziativa pubblica, un segno,una presenza qui a Ceglie ad eccezione delle scuole superiori nei prossimi giorni.

Quando l'anticamera dell'orrore è dietro l'angolo:

"All’allora commissario capo Cesare Santini fu affidato il compito di individuare località lontane da zone di interesse militare, in località interne facilmente vigilabili, a suo parere idonee per ospitare campi di concentramento in provincia di Bari."
I campi in Puglia
Campi di concentramento in Sud Italia


Quest’anno è passato presto. L’anno scorso a quest’ora io ero un uomo libero: fuori legge ma libero, avevo un nome e una famiglia, possedevo una mente avida e inquieta e un corpo agile e sano. Pensavo a molte lontanissime cose: al mio lavoro, alla fine della guerra, al bene e al male, alla natura delle cose e alle leggi che governano l’agire umano; e inoltre alle montagne, a cantare, all’amore, alla musica, alla poesia. Avevo una enorme, radicata, sciocca fiducia nella benevolenza del destino, e uccidere e morire mi parevano cose estranee e letterarie. I miei giorni erano lieti e tristi, ma tutti li rimpiangevo, tutti erano densi e positivi; l’avvenire mi stava davanti come una grande ricchezza. Della mia vita di allora non mi resta oggi che quanto basta per soffrire la fame e il freddo; non sono più abbastanza vivo per sapermi sopprimere.
Se questo è un uomo, Primo Levi.