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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

giovedì 12 settembre 2013

National Geographic Italia

In viaggio lungo il corso dell'Acquedotto Pugliese durante la realizzazione dell'articolo pubblicato sul magazine di agosto con l'autore delle foto, Alberto Novelli.



15 agosto 2013, Ceglie Messapica.
Concerto in Piazza Plebiscito

Vinicio Capossela e la Banda delle Poste per la Festa di San Rocco. Da Calitri, luogo di origine della famiglia del cantautore e della sua Banda, a Ceglie. Involontario corto circuito musicale, tra due luoghi l'uno a pochi chilometri dalle sorgenti Irpine e l'altro a pochi chilometri dal termine della condotta a pendenza naturale.
Una serata speciale, giovani e anziani, talento e tradizioni, un pizzico di follia e molto divertimento. Un po' l'Italia come vorrei che fosse sempre.


[...] L'Acquedotto pugliese è "la più grande opera d'ingegneria idraulica in Europa e forse la via d'acqua artificiale più lunga al mondo", ci dice Fabiano Amati, avvocato e coautore di un originale fior da fiore di letterature sull'acqua, dalla Genesi fino a Eugenio Montale. Lo dicono i numeri: il canale storico, quello che arriva a Brindisi, misura 246 chilometri, come si legge sul portone di una garitta in località Villa Castelli. Con le deviazioni principali che coinvolgono sei province (Potenza, Foggia, Bari, Brindisi, Lecce e Taranto) arriva a 3.617. Per dare un'idea: la Senna, orgoglio di Parigi, è lunga 761, l'Ebro che attraversa la Spagna da nord a sud misura 928 chilometri. È una volta e mezzo il Reno e un po' più lungo del Danubio. Se si sommano anche le deviazioni secondarie (pascoli finalmente verdi, cittadelle arroccate sui colli, belle come presepi colorati) questo fiume artificiale supera i 10 mila chilometri. Con la rete idrica (fognature, eccetera) si toccano i 21 mila. È un record. Vista la sua funzione e le realtà che tocca e smuove (arte, agricoltura turismo e industria per sei milioni di persone), è il nostro Mississippi.