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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

lunedì 23 dicembre 2013

Il custode del museo delle cere


Scrivere a Ceglie Messapica
Il custode del museo delle cere 
di Raffaele Nigro
Lunedì 23 dicembre ore 18
Centro di documentazione archeologica

In una Bari che profuma di fine estate, Andrea cerca di sopravvivere all’ultimo anno di liceo e ai tira e molla con la fidanzata, progettando la fuga verso un Nord che gli sembra carico di promesse. Finché il nonno, un intellettuale angosciato dal fallimento del Socialismo, gli propone un’insolita visita al museo delle cere. E lo fa con un’insistenza tale che è quasi impossibile contraddirlo. Perciò Andrea lo segue a Villa Carafa, l’antico e polveroso edificio che ospita il museo. Senza sapere che stanno per iniziare un viaggio dantesco destinato a cambiare per sempre le loro vite, e a destare nel giovane la passione politica. Perché all’improvviso la cera delle statue si farà carne e sangue, e i personaggi, bloccati in un eterno presente, prenderanno vita, ansiosi di strappare al corso inesorabile del tempo qualche istante ancora. Attraverso le loro voci straordinarie – quelle di Federico II, Leonardo Sciascia, Carmelo Bene, Cassiodoro e molti altri – nonno e nipote cammineranno per le strade della Ravenna bizantina, della Puglia infestata dai briganti, della Turchia infiammata dai conflitti della modernità, del Sacro romano impero devastato dalle invasioni barbariche. Sulle tracce di un passato che non accetta di essere dimenticato. Con uno sguardo insieme appassionato e lieve, Raffaele Nigro ci restituisce intatto in questo romanzo l’affresco dei grandi ideali e conflitti che hanno attraversato la Storia del nostro Paese – e non solo – raccontandoci l’incontro e lo scontro tra due generazioni apparentemente lontane ma necessarie l’una all’altra. Per ricordarci che i sogni e le paure del passato hanno lo stesso respiro e gli stessi colori di quelli del presente.

Raffaele Nigro
Raffaele Nigro è caporedattore alla Rai di Bari. Tra i suoi libri ricordiamo I fuochi del Basento (1987, Premio Supercampiello) e Ombre sull’Ofanto (1992); per Rizzoli ha pubblicato Malvarosa (2005, Premi Selezione Campiello e Mondello) e l’ultimo Santa Maria delle Battaglie (2009). I suoi romanzi sono tradotti in molte lingue.