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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

martedì 31 dicembre 2013

... prendetevi un appunto.


i muri, le mura di una città possono, devono parlare della loro storia in qualsiasi momento della loro esistenza. Spesso non dicono per mani poco volenterose tutte le cose che vorrebbero impedite da una sorta di politically correct, da un senso civico alterato, da una sorta di subcultura o analfetismo congenito; certo chi si impegna a scrivere sui muri non lo si può imbavagliare, o imbrigliare nella consuetudine che tutto ciò che altera uno stato di una cosa, il muro, o meglio la sua immagine eterna che ne abbiamo, può, come sostiene qualcuno, essere tacciato di delinquenza allo stato puro, imbrattatori da strapazzo come lo erano i primi artisti di strada, poi diventati famosi e richiesti da tutti i muri delle città acculturate del pianeta.
Se poi è un messaggio forte, come gli attuali, li si dovrebbe lasciare fino allo sbiadimento ad onorare la memoria di chi è morto e per ricordare ai vivi che qualcosa si deve pur fare.
Se diamo soldi a cantanti che non valgono musicalmente un cazzo perchè non dare l'euro al progetto contro i tumori, con l'obbligo di controllare poi via via il lavoro fatto?
Voglio pensare che sia stata una sbadataggine e non un rifiuto netto, perchè in tal caso oltre alle scritte credo che ci dovremmo recare tutti al comune e lanciare nell'atrio il nostro contributo anche in azzenza delle facce dei nostri poco sensibili amministratori.
Scritte legittime dunque e auspico che altre su altri temi ne vengano fatte: la nostra cittadina sarebbe finalmente un libro aperto e sui muri uscirebbe chiaro il pensiero, il desiderio della gente comune , cosa spesso che nelle segrete stanze si tralascia di vagliare, considerare per il futuro...
Forse i nostri amici scrittori si sono stancati di regalare orchidee per la ricerca e sottoscrivere con un minimo impegno un programma comune con altri paesi, direttamente così senza intermediari, ma datene la possibilità a meno che ritenete il progetto non valido e bisogna dirlo chiaro e forte, senza tentennamenti.
Non incito nessuno a compiere reati contro la comunità ma fermatevi un momento a pensare alla cosa, al messaggio lanciato e prima di mandare il cancellatore prendetevi un appunto .
anonimo cegliese