Il Partito Democratico di Ceglie
esprime assoluta insoddisfazione per la soppressione dell’Ufficio
del Giudice di Pace di Ceglie.
Il Partito Democratico esprime assoluta
insoddisfazione per la soppressione dell’Ufficio del Giudice di
Pace di Ceglie Messapica.
Come è stato ricordato dall’illustre
concittadino, avv. Augusto Conte, già Presidente dell’Ordine degli
Avvocati di Brindisi, con tale cancellazione “si avvia alla
conclusione la storia giudiziaria di Ceglie Messapica, iniziata nel
1813”.
Ciò comporterà disagio per i
cittadini cegliesi che sono coinvolti a vario titolo (come parti,
come testimoni, come professionisti) nell’erogazione del servizio
giustizia.
Non è davvero
comprensibile come Forza Italia, per bocca dell’avv. Cesare
Epifani, possa esprimere soddisfazione perché non viene cancellato
l’Ufficio del Giudice di Pace di Francavilla. È come dire “siamo
contenti di aver perso 2-0 e non 3-0”: per Ceglie si tratta
comunque di una sconfitta, di cui non si può essere affatto
soddisfatti se si ha a cuore la nostra Città.
L’Amministrazione Caroli aveva tutti
gli strumenti per scongiurare tale chiusura, ma non ha voluto o
saputo utilizzarli.
I Consiglieri comunali del Partito
Democratico - Donato Gianfreda e Rocco Argentiero -, unitamente agli
altri consiglieri del centrosinistra, avevano presentato nel gennaio
2012 una mozione per impegnare il Sindaco e la Giunta a farsi
promotori di ogni iniziativa finalizzata a scongiurare la
soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace, valutando
l’opportunità di coinvolgere gli altri Comuni del
circondario al fine di costituire un consorzio tra Comuni, cosi come
previsto dalla legge, che avesse come Ufficio del Giudice di Pace
quello di Ceglie.
Ciò non è avvenuto, e Ceglie, ancora
una volta, è a rimorchio dei Comuni vicini.
La perdita per il nostro territorio di
tale Ufficio, quindi, va ascritta all’inadeguatezza amministrativa
del Sindaco Caroli e della sua maggioranza, in tutte le sue diverse
declinazioni.
Partito Democratico
Circolo di Ceglie Messapica