.

Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

sabato 12 luglio 2014

Teatro a Lo Jazzo

Masseria Lo Jazzo – Ceglie Messapica (Br)
13 luglio 2014   ore 21:30

Di e con Vittorio Continelli


Alla Masseria LoJazzo domenica 13 luglio  alle ore 21:30 una serata teatrale dedicata ai miti di fondazione.
Ideato, scritto e realizzato da Vittorio Continelli, Discorso sul Mito #1 – miti di fondazione è un racconto diviso in due parti: la prima è un insieme di storie che arrivano dall’altra parte del mondo, si tratta di miti di fondazione precolombiani giunti fino a noi attraverso il filtro della cultura latino americana; nella seconda parte partendo da Deucalione e Pirra il racconto prende le mosse dalla mitologia greca e racconta della fondazione del genere umano passando per Giacomo Leopardi e altri riferimenti a noi prossimi.

COSA SONO I DISCORSI SUL MITO.
La parte laica della nostra società non si occupa più di anima, sembra quasi non esista, dimenticata del tutto eppure per migliaia di anni il concetto di anima è stato al centro della storia e del pensiero occidentale. L’anima dell’umanità, per migliaia di anni, l’ha raccontata il Mito: racconto per eccellenza. La meraviglia
dell’esserci di un mondo, la necessità di lasciare un segno tangibile di sé sono tra i motori della filosofia classica e stanno alla base della necessità umana di tramandare storie; il Mito, in quanto racconto, è strumento di cui filosofi e uomini comuni si sono serviti per millenni al fine di raccontare quella meraviglia e quella necessità. Il discorso si poggia su storie che ci accompagnano da migliaia di anni, ci portano per mano e noi inconsapevolmente portiamo per mano loro: le ampliamo, le modifichiamo e ce ne serviamo come apologhi, exempla, paradigmi. Cantori, attori, poeti, narratori si alternano da secoli nel tramandare un lascito prezioso, inestimabile, servendosi esclusivamente della potenza evocativa del racconto. Raccontare storie è la ragione per cui si sale su un palco, ascoltare storie, guardare le immagini che evocano e riconoscersi in esse è quella per cui ci sediamo in platea.


IL CONTO PER FAVORE, ATTORE. Quanto pensi sia giusto pagare per vedere del buon teatro? Ci siamo interrogati a lungo sul tema, e alla fine ci è venuta un’idea che ci pare in linea con i nostri convincimenti sulla cultura (e sul suo finanziamento). Eccola:
Primo: Il biglietto si paga dopo aver visto lo spettacolo.
Secondo: Il prezzo del biglietto lo scegli tu, e dipende da quanto lo spettacolo ti è piaciuto.
Ci siamo inventati quattro tipologie di biglietto e le abbiamo chiamate in quattro modi diversi, impossibili da equivocare:
1.      CAMBIATE MESTIERE: 3 €.
2.      SEMPRE MEGLIO DI UNA SERA CON SCILIPOTI: 5 €.
3.      MA DA QUANDO IL TEATRO È COSÌ SEXY?: 7 €.
4.      GENI! VORREI REINCARNARMI NEL REGISTA: 10 €.

Info:
INGRESSO “Il Conto per favore Attore”
Masseria Lo Jazzo – Ceglie Messapica (Br)
Strada provinciale 24 Ceglie Messapica – Villa Castelli (Km 2)
www.masserialojazzo.it – masserialojazzo@gmail.com –

facebook.com/lojazzolojazzo -  tel. 3398432981