Sesto senso, trulli, neuroni e souvenir
“Gli uomini prima sentono senz’avvertire,
dappoi avvertiscono con animo perturbato e commosso,
finalmente riflettono con mente pura”
Giovan Battista Vico
Libro 1°, sez. 2°, parag. 53, La Scienza Nuova, ed. 1740
Frequentare cose sane e sensate, belle e seducenti per riprendere i sensi, lontano dall’anestetico inquinamento che il rumore delle informazioni ci propina ogni giorno.
Antiche masserie e dimore storiche della Valle d’Itria eccezionalmente aperte al pubblico: luoghi privilegiati dove ascoltare per tre giorni riflessioni originali legate al mondo dei sensi.
Lezioni a tema tenute da prestigiosi studiosi italiani e stranieri, conferenze itineranti, gite a lenta velocità, esposizioni tattili, biodiversità, re-design delle tradizioni, cibi buoni e occasioni per godere della sensualità della Puglia vista con occhi nuovi.
FESTIVAL DEI SENSI
Olfatto, gusto, tatto, vista e udito non bastano. E il famoso "sesto senso" è troppo vago per ergersi a guida. Eppure è talmente influente che la nuova edizione del "Festival dei sensi" (da oggi al 24 agosto tra Cisternino, Ceglie Messapica, Martina Franca e Locorotondo) non può che essere dedicata al più impulsivo e inafferrabile dei pensieri: il "sesto senso", appunto, che sarà declinato nella serata inaugurale da uno dei maestri del teatro italiano, Paolo Poli (alle 22 alla masseria del Luco di Martina Franca). La manifestazione ideata da Milly Semeraro e presieduta da Corrado Petrocelli è - guarda caso - alla sesta edizione, e parte in musica, alle 19 nella cava di Gianecchia (Cisternino) con la madrilena Fatima Miranda, nella cui straordinaria voce convivono ispirazioni orientali e occidentali, culture indiane e giapponesi, tecniche cinesi, mongole e arabe. Alle 20,30 nell'adiacente masseria lo stesso Petrocelli terrà un incontro divertente sulla genesi e l'uso dei soprannomi, insieme all'esperto di tradizioni locali Rico Punzi. Continua qui.
Gli appuntamenti cegliesi del festival
Sabato 23 agosto | ore 20,00 | euro 3,00
Chiostro di San Domenico, Ceglie
Effetto placebo: dagli sciamani all'aspirina, passando per l'omeopatia
Fabrizio Benedetti ne parla con Ruggero Pierantoni
Il placebo è un trattamento terapeutico finto. E allora perché spesso i pazienti migliorano? Questo curioso effetto, oggetto di studio solo in tempi recenti, è un fenomeno biologico che ci fa capire come funziona la nostra mente e in che modo questa influenzi il nostro corpo. È una straordinaria finestra sull’interazione fra mente, cervello e corpo che dall’antichità fino ad oggi si è spesso caratterizzata per la rarità e la complessità di bizzarri preparati. Medicina prescientifica, scientifica, alternativa, psicoterapia o passeggiate nel bosco: a ognuno il suo placebo!
Sabato 23 agosto | ore 17,30
Pineta di Ulmo, Ceglie
Lo zen e il tiro con l'arco
Età consigliata: dai 7 ai 15 anni
Durata: circa un'ora e trenta minuti
(...) Lo si affronta con un particolare scatto della concentrazione, paragonabile al riscuotersi di uno che, sfinito da una notte di veglia, sa che dalla vigilanza di tutti i suoi sensi dipende la sua vita;
e se tale scatto è riuscito anche una volta sola, si riuscirà sicuramente a ripeterlo. (...)
Eugen Herrigel
Per provare l’arco libero
Prenotazione obbligatoria: telefonare entro la sera prima al 349 47 200 47 specificando cognome, nome e numero dei partecipanti;
Domenica 24 agosto | ore 09,30 | euro 3,00
Castello Ducale, Ceglie
Il cuore di Ceglie
Visita guidata del centro storico di Ceglie
Cosimo Palmisano
Ceglie Messapica è il centro più antico della Murgia dei trulli. Il suo nome affondebbe le radici nell'osco Kaila, equivalente del latino caelum, spicchio della volta celeste. Dopo la fioritura di epoca preromana, nel medioevo fu Ceglie del Galdo o del Gualdo, dal germanico Wald, bosco. Di quel periodo è il castello, di origine normanna. Nel XVI secolo Ceglie conobbe una formidabile crescita demografica e un forte sviluppo testimoniato dalla fondazione del Convento di San Domenico. Al Settecento risalgono le sue più belle masserie e i palazzi gentilizi del centro storico dell'allora Ceglie d'Otranto. Negli anni immediatamente successivi al 1861 agirono nelle sue campagne nuclei di briganti rimasti leggendari nell'immaginario popolare. Il Teatro comunale e la civica Torre dell'Orologio sorsero dopo l'Unità d'Italia.
Domenica 24 agosto | ore 17,30
Pineta di Ulmo, Ceglie
Lo zen e il tiro con l'arco
Età consigliata: dai 7 ai 15 anni
Durata: circa un'ora e trenta minuti
Il Festival tutti i giorni
Mostra
Uno sguardo al magico mondo dei tarocchi
Chiostro di San Domenico, Ceglie Messapica
Venerdì 22 agosto 20,00 - 23,00
Sabato 23 agosto 10,00 - 13,00 e 18,00 - 23,00
Domenica 24 agosto 10,00 - 13,00 e 18,00 - 23,00
Le immagini esposte lasciano intravvedere la vastità di significati, simbologie, gusti, epoche che queste carte, nate per il gioco e usate per indagare il futuro e le ragioni nascoste dell’animo umano, ancora oggi esprimono. Pur essendo da secoli diffusissimi in tutta l’area compresa tra il nord-Europa e il nord-Africa, le loro origini restano misteriose.
Il fascino intrigante e la speciale suggestione delle possibili interpretazioni hanno spinto artisti di ogni epoca a cimentarsi con i magici arcani.