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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

martedì 26 maggio 2015

Giuseppe Nisi

Spazio elettorale autogestito... gratis

 Sono un quarantenne nato a Ceglie dove ho deciso di vivere dopo qualche esperienza fuori regione, figlio di una bracciante agricola e di un operaio metalmeccanico. Mi avvicino alla politica con la nascita della sinistra giovanile del pds nei primi anni 90. 
Ho frequentato l'istituto alberghiero diplomandomi come direttore dei servizi ristorativi ed alberghieri. Successivamente ho frequentato, presso la facoltà di medicina veterinaria di Valenzano, un corso di apicoltura.
Ho lavorato come operaio in diverse aziende sia private che pubbliche ed ho gestito le proprietà di famiglia. Attualmente ho un' attività in proprio nel settore agricolo e dell' apicoltura.
Ho deciso di candidarmi perché ho avvertito la necessità che il paese cambiasse verso.
Negli ultimi cinque anni abbiamo visto un'amministrazione incapace di avere una visione programmatica di medio/lungo termine del paese che potesse dare le risposte che io ed i miei concittadini chiediamo; è stato per me come tornare indietro di trent'anni quando i politici lavoravano solo per continuare a detenere il potere senza preoccuparsi di costruire e regolare con i loro atti il futuro della collettività. Sono cinquanta anni che aspettiamo il piano regolatore, ne avevano uno pronto e hanno deciso di cestinarlo per iniziare un nuovo iter. Sono trascorsi altri cinque anni, hanno speso altro denaro ed oggi non c'è ancora.
Hanno sprecato l'ennesima occasione.
Hanno dilapidato sedici milioni di euro senza portare al paese nessun beneficio.
In ambito agricolo, che è ciò di cui vorrei essenzialmente occuparmi, poco o niente è stato fatto.
Per andare più nello specifico i pochi atti prodotti in questo ambito sono stati proposti dai consiglieri del centrosinistra (vedesi regolamento sull'uso dei pesticidi). Dal centro destra nessun atto è stato prodotto a sostegno e a supporto dell' agricoltura in un paese che conta la maggior biodiversità della provincia e non solo e che ottiene oggi una buona fetta del suo pil proprio dall' agricoltura e dall'olivicoltura. Sul problema "Xilella fastidiosa" mi sono reso io stesso promotore, attraverso il mio partito, di due iniziative di sensibilizzazione che hanno portato poi a due proposte: una in seno all'amministrazione regionale, grazie all'interessamento del capogruppo PD Pino Romano che ha fatto si che fossero stanziati a sostegno degli agricoltori che subivano danni dalla xilella quattro milioni di euro, l'altra, invece, in consiglio comunale che prevedeva un finanziamento, con fondi dell'IMU agricola comunale, all'università di Bari per la ricerca non è stata approvata. Anche in questo caso il centrodestra e l'assessore al ramo sono assenti.
Ritengo il nostro patrimonio agricolo importantissimo per la rinascita non solo economica del paese, un patrimonio quello ambientale che va protetto da speculazioni ma allo stesso tempo valorizzato.
Una delle proposte che ho fatto al mio candidato sindaco Pietro Mita è quella di costruire ad esempio "Ceglie bio" una città totalmente biologica.
Avrei tante altre cose da dire ma mi fermo qui, le produrrò in consiglio comunale se mi darete la vostra fiducia.
Per concludere vi riporto un bellissimo e profetico detto africano "non abbiamo la terra in eredita dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli".