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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

domenica 23 agosto 2015

L'arte ...nell'arte gastronomica

Chiusa nei giorni scorsi l'esperienza espositiva nel castello ducale durata dall'ultima settimana di luglio per venti giorni consecutivi, la mostra di Angelo Ciciriello artista cegliese dal titolo "L'arte ...nell'arte gastronomica" si sposta per tre settimane nella splendida cornice del complesso della masseria Lo Jazzo, negli ultimi anni vero crocevia di iniziative artistico-culturali conosciuti ormai fuori dall'ambito locale conquistando una posizione di prestigio grazie al lavoro di Domenica Ligorio e Nicola Zucchi impegnati a confrontarsi con tematiche antiche e moderne sulle vicende umane e offrendo ristoro ai viandanti del gusto e delle arti. La mostra porta con sè uno straordinario consenso di pubblico, più di cinquemila persone che hanno visitato il castello e le mostre d'arte, risultando la più fotografata in assoluto per l'originalità e le tematiche affrontate grazie alla proposizione di una immagine diversa degli strumenti da cucina, utensili che hanno tracciato il corso della storia dell'uomo. La cornice antica dei trulli rappresenta un ritorno ad un tempo appena trascorso quando ancora la modernità non era nei tempi e nei dintorni e gli utensili avevano un posto sacro nelle abitudini delle famiglie e degli uomini e questa collocazione fa risaltare ancora di più la loro specifica importanza nei costumi e nelle tradizioni di civiltà contadine e industriali con l'irrompere della plastica e del ferro, in un mix di modernità tra art design e tradizione rappresentato da un lungo cuchiaio di legno intagliato a mano indicato per girare sughi e "sbattere" fave nella pentola accanto a mestoli di plastica e forchettoni in acciaio. Un bouquet che percorre nella sua immagine l'intera storia degli utensili da cucina. Così gli utensili usati dall'artista si muovono tra letteratura e poesia, racconto e fantasia, un canto corale nella culla antica di un trullo in pietra.
angelo ciciriello