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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

venerdì 20 novembre 2015

Cegliesi nel mondo

Wolisso, il paese dei bambini senza nome

Guidati dall'infaticabile don Dante abbiamo scalato gli altipiani etiopi per raggiungere questa piccola comunità alla fine del mondo che ci accoglie con danze, canti e litri di caffè arabica coltivato negli altipiani. Nell'ospedale San Luca di Wolisso, 200 posti letto giù a valle, non c'è tempo per festeggiare. Eleonora Urso e Marta Lunardi, una pediatra, l'altra infettivologa, sessant'anni o poco più in due, corrono da un reparto all'altro per soccorrere le puerpere che hanno dato appena alla luce i loro pargoli e le gravide infettate da Aids o Tbc. L'Etiopia, non va dimenticato, conta un solo medico ogni 50mila abitanti. Eleonora, medico nell'ospedale di Melzo, vicino a Milano, trascorre le sue giornate in questi stanzoni disadorni dove l'odore dei neonati che si affacciano alla vita si mischia a quello della morte. 

La dott.ssa Urso è di origine cegliese. Infatti, il suo papà è Cosimo Urso, da anni residente a Milano con la sua famiglia, è stato, tra le altre cose, il curatore del libro "Storia dell'Opera Don Guanella  a Ceglie Messapica 1946-2008" presentato a Ceglie lo scorso agosto.

"Sono molto orgoglioso di quanto sta facendo mia figlia Eleonora in questo ospedale in Etiopia.
A distanza di quasi 80 anni dall'invasione dell'Etiopia da parte dell'esercito italiano fascista si può dimostrare che ci sono ben altri modi per contribuire efficacemente alla pace e al vero progresso dei popoli con costi ben più bassi per tutti.
Ma questa è una lezione che ancora non è stata ben appresa: vedasi l'acquisto dei famigerati e costosissimi F35 e la voglia sfrenata di "menare le mani" (= usare le armi) per risolvere i problemi del mondo."




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http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-11-19/wolisso-paese-bambini-senza-nome-111032.shtml?video&uuid=ACGSfKdB
Nel video la dott.ssa  Eleonora Urso