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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

sabato 9 gennaio 2016

Caro Sindaco, mi permetto ...

Dal profilo facebook di

LETTERA APERTA AL SINDACO LUIGI CAROLI
Caro Sindaco,
mi permetto di scriverLe questa lettera perché l'argomento è d'interesse pubblico e attiene al senso della convivenza civile nella nostra città. 
I fatti sono noti perché i giornali ne hanno parlato con dovizia di particolari: un cittadino l'ha querelato perché ritiene d'essere stato da Lei ingiuriato e minacciato.Un giudice giudicherà. Io penso, comunque, che qualunque dovesse essere la decisione del giudice, essa segnerebbe una brutta e amara sconfitta per la nostra comunità. A mia memoria,ho qualche anno di troppo, non s'era mai verificata una polemica di questa natura che ferisce il fondamento del nostro ethos civile. 
Mi permetto di chiederLe da cittadino,se può, di ricomporre questa ferita. Il primo gesto di riconciliazione penso debba spettare a Lei, primus inter pares. Lei darebbe alla città davvero una grande lezione di civiltà. A questo Suo gesto di riconciliazione non penso si sottrarrà il cittadino querelante e, ove si sottraesse, il Suo gesto brillerebbe e sarebbe apprezzato ancora di più da noi cittadini. 
Una riconciliazione forse darebbe ai giornali meno pagine da riempire d'inchiostro, ma una stretta di mano con foto sarebbe davvero una grande lezione per tutti e il vero vincitore della contesa sarebbe la nostra città. Lei scriverebbe, così, una bella pagina di educazione civica ,da aggiungere a quel grande dimenticato libro di educazione civile degli italiani di E.De Amicis, che porta per titolo "Cuore".
La saluto con la stima di sempre.