.

Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

martedì 29 marzo 2016

Il PD e il consiglio comunale

Ricevo e pubblico

Documento Circolo PD in vista del Consiglio comunale del 29 marzo 2016

In vista del Consiglio comunale del 29 marzo si è riunita la segreteria del Circolo PD composta, oltre che dal segretario Piermassimo Chirulli, da Maria Antonietta Spalluti, Domenico Biondi, Vito Caroli, Carlo Leo, Giuseppe Nisi. Alla riunione ha partecipato il consigliere comunale Rocco Marrazza.
Con riferimento al secondo punto all’ordine del giorno, il PD esprime contrarietà all’adesione alla Stazione unica appaltante della Provincia di Brindisi. Il Pd ritiene che sarebbe stato opportuno l’adesione alla Stazione unica appaltante della Valle d’Itria (pure in corso di costituzione). Alla Valle d’Itria ci accomuna la storia, le tradizioni, la cultura. Inoltre riteniamo che il brand Valle d’Itria sia uno straordinario volano per lo sviluppo turistico ed economico di Ceglie. Il PD ritiene che vi debbano essere sempre maggiori occasioni di reale collaborazione tra i Comuni della Valle d’Itria, e quella della Stazione unica appaltante sarebbe stata un’ottima opportunità. Non è certo con qualche foto sulla SS172 (come vuole farci credere qualche consigliere comunale di maggioranza) che si costruisce una sempre maggiore collaborazione con i Comuni della Valle d’Itria: la cooperazione si costruisce sulle cose concrete. Rileviamo ancora una volta l’incapacità della Giunta Caroli di fare rete sulle cose che contano.
Per quel che riguarda il terzo punto all’ordine del giorno, rileviamo con particolare soddisfazione che solo a seguito della presa di posizione dell’opposizione finalmente il Comune di Ceglie Messapica aderisce alle iniziative volte alla valorizzazione della cultura e della civiltà messapica.
Con riferimento al quinto punto all’ordine del giorno, il PD rileva che abolire del tutto le fideiussioni a carico dei proprietari dei suoli in zona P.I.P. sia un danno per tutti i cittadini cegliesi. Il PD riconosce le problematiche derivanti dall’attuale situazione economica. Ma segnala che il Comune di Ceglie - quindi tutti i cittadini - hanno sopportato spese ingenti per le opere di urbanizzazione della zona e che gli imprenditori interessati si erano assunti ben precisi impegni, per favorire sviluppo e occupazione. Scaricare solo sui cittadini l’inerzia degli imprenditori ci pare assolutamente non giusto. L’Amministrazione avrebbe potuto utilizzare altri strumenti eventualmente per ridimensionare l’importo della fideiussione, ma è inaccettabile che questa venga del tutto eliminata, liberando completamente gli imprenditori dagli impegni che avevano assunto nei confronti della collettività. 
Con riferimento all’ottavo punto, si chiede che siano più trasparenti i criteri per i quali il Comune concede finanziamenti (diretti o indiretti) per iniziative di qualsivoglia genere, in modo che non vi possa essere neppure il sospetto che siano finanziate solo iniziative “comode” o organizzate da soggetti “amici” e siano ignorate le altre.
Infine, non è ben chiaro quali siano le società partecipate dal Comune: si chiede dunque un ulteriore approfondimento sul punto.