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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

lunedì 11 aprile 2016

L'opinione

Veniamo a noi.
le sollecitazioni ho visto sono tante e di questo ringraziamo il gran capo e la ciurma. Notizia fresca di oggi una ennesima mazzata economica se la cosa dovesse andare in porto. Una volta
volevamo gli esperti sulla plancia di comando, dicasi ragioniere, laureati, perchè da stolti e per le malefatte dei politici pensavamo che le cose potessero andare bene, invece a quanto pare i fatti ci smentiscono ogni giorno e neanche i ragionieri ci bastano più; il quale nell'intento di raddrizzare la barca tenta una allucinante manovra di cambiodeleghe che non porterà da nessuna parte e siccome i guai non arrivano mai da soli io direi che sarebbe ora di cambiare proprio il comandante, che rassegnasse le dimissioni anche perchè da anni non fa che premiare i dirigenti e puntualmente arrivano rogne di ogni tipo: permettetemi una riflessione papalina ovvero perchè non la smette di premiarli, magari le cose andrebbero meglio o no? Facciamo la prova almeno questa è gratis.
Veniamo alla libertà di stampa e di pensiero. Avesse studiato un po' di storia senza necessariamente cominciare dalle guerre puniche si sarebbe convinto e sincerato che la cosa di zittire tutti quanti non si può fare neppure minacciare di farla. Una cosa sono gli attacchi alle persone passibili di querele e compagnia cantante una cosa è l'informazione e che non si possono avere tutti i giornalisti amici dando incarichi, visibilità e ogni tanto una conferenza d'asporto. Anche a me capitò con il sindaco comunista appena eletto che chiese alla redazione di via porticella che da li in poi il foglio sarebbe stato megafono della sua amministrazione (anche se poi fece così poco che il giornale avrebbe chiuso lo stesso) e dopo profonda discussione lo mandai a fare in culo e il giornale non uscì più. 

Comunque dico a tutti gli amici che il sindaco non ha propositi bellicosi, vuole solo il nostro bene anche se non siamo amici o amici degli amici o parenti e affini perchè è convinto che vi fate troppe seghe mentali e non siete più degli adolescenti alle prime botte onde rischiate problemi di salute. Non è che vi vuole zittire solo si arrabbia che non riuscite a capire i suoi sforzi, le sue illusioni, le sue cazzate che chiama sforzi propositivi;
alcuni amici giornalisti lo incoraggiano altri no e non lo capisce e vuole iniziare, come Don Chisciotte, la sua battaglia contro i mulini a vento. Inutile stargli a spiegare che tutti hanno diritto di parola anche se lui è il sindaco, che non vuol dire potestà di paese ma rappresentante di tutti i cittadini e che non può fare dalla mattina alla sera i cazzi suoi: ne deve rendere conto a tutti e non solo durante e dopo le elezioni, ma ogni giorno perchè i soldi delle stangate sulle case li ha prelevati forzosamente dalle tasche delle famiglie e li sta sperperando in maniera vergognosa. Tralascio volutamente il deserto della politica: credo che anche in questo abbiamo avuto eletti degli uomini che non fanno onore alla politica con la P maiuscola, se esiste ancora, cosa che va oltre i meri interessi personali perchè è sintomo di un analfabetismo di fondo sui valori veri e reali della partecipazione democratica agli uffici pubblici per una sana e corretta amministrazione per la città non per sè stessi.
L'immagine di Ceglie sui temi che non siano tarallucci e vino ma onestà politica, etica personale, amministrazione cristallina e capacità di governo è ormai compromessa di brutto...vedete un po' cosa fare perchè un quadro peggiore in nessun posto d'Italia lo possiamo trovare.