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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

mercoledì 6 aprile 2016

Ma cos’è un pesce d’aprile?

Ma cos’è un pesce d’aprile in ritardo?
Sembra che alcuni consiglieri comunali abbiano chiesto la convocazione urgente (sic) di una seduta del Consiglio Comunale monotematico per discutere della “continua distorsione dell'informazione” da parte di “siti” con commenti, di soggetti anonimi e non, lesivi “dell'immagine dei singoli esponenti delle istituzioni comunali ma anche dell'intera città”. Quale sarebbe la soluzione? Per caso auspicate la censura? Tralascio i riferimenti colti alla Costituzione, alla libertà di pensiero ecc. ecc., un consiglio comunale può auspicare la censura? E’ nelle competenze del consiglio comunale discutere di come soggetti privati scrivono di Ceglie? Quali provvedimenti avete intenzione di prendere?
Fermo restando le responsabilità dei singoli gestori di siti e dei commentatori, sono questi i problemi della città? Lavoro, sicurezza pubblica, turismo, urbanistica, ecc. nessun problema? Va tutto bene? Per esempio, cari consiglieri, perché non usate le vostre energie per stimolare la rinascita del centro raccolta materiali? Il PUG come sta? Sta bene?
State scherzando, è un pesce d’aprile. Vero? 
Ahi pesce… ops… Ahi Ceglie… 
Cosimo Aldo Barletta

Aggiornamento
Articolo de "La Gazzetta del Mezzogiorno" di Adele Galetta