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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

martedì 14 giugno 2016

L'opinione


Sconvolgente.
Se tutto ciò che è venuto fuori (c'è altro?) dalle due conferenze stampe contro il sindaco Luigi Caroli fosse vero, (e penso lo sia perché lo fa un parlamentare della repubblica e nessuno vuol rischiare querele), possiamo affermare che la città dal punto di vista politico (economico culturale,amministrativo...), ha raggiunto il suo punto più basso e un punto di non ritorno.
Un paese ormai senza regole, senza legge da far west puro, una cittadina ostaggio di una sedicente classe politica che ha fatto strame di ogni buon senso, che ha cancellato il rispetto tra uomini politici e tra questi e i suoi cittadini elettori, buttato a mare ogni riserva di onestà politica e intellettuale, messo da parte ogni barlume di lucidità e prudenza nel gestire i soldi dei cittadini portando il bilancio economico al disastro, che ha sconvolto ogni regola del vivere civile con gogna ufficiale anche di questioni private tra cittadini e amministrazione, un'amministrazione soffocata da un intreccio di interessi privati e pubblici messi a nudo sulla pubblica piazza anche virtuale, un connubio di vicissitudini umane e politiche intrecciate con questioni private e politiche in una guerra infinita tra clan messo su, come hanno denunciato consiglieri e deputato, dal primo cittadino al fine di conseguire interessi personali e politici, un continuo
fiorire di denunce particolareggiate da far rizzare i capelli a qualunque amministratore degno di questo nome ma che non provocano le giuste reazioni come mettere le carte in tavole di fronte ai cittadini o dimissioni in massa per continue violazioni di legge e incompatibilità varie non contestate...un ginepraio il cui protagonista principale, il sindaco, resta in silenzio, non preoccupandosi di dare risposte chiare alla città, di occultare ai cittadini la reale situazione economica senza spiegare le continue impennate di tasse, che non si sa dove vengono spese e come e tante altre cose.
Forse, per risolvere la situazione non basterà l'anticorruzione, forse neanche i tanti altri ispettori che certo non sono arrivati con la lotteria natalizia, forse converrà investire anche l'antimafia per come sono stati svelati numerosi intrecci politici economici finanziari nelle due conferenze stampa degli oppositori.Una cosa è certa: questa città è delusa e in ginocchio, e non meritava questa dissennatezza menefreghista da parte di tutti e soprattutto da colui il quale con una fiducia molto alta, quasi imbarazzante ha avuto il coraggio e la facciatosta di buttarla nel cesso.

Angelo Ciciriello