Si conclude sabato 9 luglio la rassegna “Libriamo – Scritti al Crepuscolo”, organizzata dall'Associazione di Promozione Sociale “Gioia”, con il Patrocinio del Comune di Ceglie Messapica e in collaborazione con le Associazioni e attività del territorio.
Media partner: Idea Radio
Per l'ultimo appuntamento con la rassegna, la Sala Convegni del Castello Ducale, a partire dalle ore 19, ospiterà “Maffia & Co.” (edito da Armando) di Andrea Leccese. Riflessioni sul capitalismo criminale è il sottotitolo che fornisce un efficace punto di partenza per comprendere il filo logico di questo saggio che riflette sulla dimensione economica, politica e imprenditoriale della mafia. Mafia è la parola italiana più famosa al mondo. Si pronunciava Maffia, era un antico vocabolo toscano che indicava boria. Un termine toscano, non siciliano. E la prima falsa credenza da confutare è quella che vuole la mafia come un fenomeno esclusivamente meridionale. Mafia Capitale ci aiuta su questo fronte. La delinquenza organizzata può attecchire ovunque, il mafioso altro non è che uno spregiudicato imprenditore dotato di potere economico e politico. Lumeggiare la dimensione del fenomeno mafioso serve ad individuare concretamente le soluzioni più efficaci per arginarlo.
Andrea Leccese è nato in provincia di Foggia e vive a Bari. Ha pubblicato Le basi morali dell’evasione fiscale (2008); Innocenti evasori (2012); Inciucio forever (2014) e ha partecipato a diverse trasmissioni televisive e radiofoniche, tra cui “Annozero” di Michele Santoro. Nel 2009 ha vinto il Premio Nazionale “Paolo Borsellino”.
Presenta Piermassimo Chirulli, avvocato e Docente universitario
Intervengono:
Sen. Mario Michele Giarrusso, membro della Commissione parlamentare antimafia
Avv. Aldo Gianfreda, membro Camera Forense Messapia “Avv. Vito Gianfreda”
L'evento, in corso di accreditamento presso l'Ordine degli Avvocati di Brindisi, consente di ottenere crediti formativi. Per info e iscrizioni: cameraforensemessapi@libero.it
Oppure telefonare al n.380/4107243.
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INTERVISTA AD ANDREA LECCESE
Il giovane scrittore pugliese si racconta tra ambizioni letterarie e amore per il Sud.
Alessandro Cannavale
Andrea Leccese è un giovane scrittore di Rodi Garganico. Nel 2008 ha vinto il Premio Nazionale “Paolo Borsellino” con un’opera in cui esaltava il coraggio di restare onesti in Italia, intitolata “Torniamo alla Costituzione”, nel consumarsi nauseabondo delle relazioni pericolose tra malavita, politica e pubblica amministrazione. Nei suoi lavori precedenti, “Innocenti evasori” e “Inciucio forever”, si è occupato di due tratti caratteristici e negativi della società italiana: il dato drammatico dell’evasione fiscale e quello del trasformismo in politica. Adesso, il suo ultimo lavoro, “Maffia & co.”, (Armando Editore) in cui parla di mafia e colletti bianchi. Una grande passione civile, quella che pervade i suoi lavori.
D. Quando scrive, si rivolge all’Italia, non solo al Sud. Anche quando si occupa di mafie. Con riferimento alle tre tematiche da lei trattate – evasione fiscale, trasformismo e criminalità organizzata – ritiene si possa cogliere una certa omogeneità sul territorio nazionale o che, al contrario, possano ritrovarsi prevalentemente in aree territoriali precise?
R. Hai perfettamente ragione. Sull’evasione i dati ufficiali parlano chiaro: la grande evasione è al Nord; al Sud è diffusa, ma più povera. Quanto al trasformismo, il maestro dei “voltagabbana” è stato senz’altro Benito Mussolini. E non mi pare che Predappio sia in provincia di Napoli o Palermo. Anche sulla criminalità mafiosa cominciano a parlare le sentenze passate in giudicato: la mafia è anche al Nord. E ci saranno probabilmente ulteriori conferme dalle inchieste recenti (es. Operazione Emilia).