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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

martedì 23 agosto 2016

Bocche di rosa

L'articolo di Angelo Ciciriello uscito oggi su "La Gazzetta del Mezzogiorno"

BOCCHE DI ROSA DAI PETALI NERI
Fioriscono Bocche di Rosa sulle nostre strade e son tutte dai petali neri. Era da tempo che non mi recavo a Brindisi di mattina scegliendo la S.Vito -Brindisi proveniente da Ceglie Messapica, quella interna rispetto alla superstrada Taranto Brindisi. Ma a quanto pare anche la superstrada Bari-Brindisi offre dello stesso servizio. La città di Brindisi si è arricchita negli ultimi tempi di nuovi servizi stradali, un mordi e fuggi, o in gergo, sveltine senza autostop offerte da ragazze tutte nere tutte giovani e non sappiamo con che qualifica intrattengono gli avventori: se profughe, clandestine, immigrate con visto e senza visto, orfane di chissà quali guerre e di quali ferite umanitarie nel cuore. Ebbene, stamattina sono rimasto perplesso e sorpreso dalla quantità di ragazzette con accanto l'immancabile sedia di plastica bianca, segno ormai distintivo del punto di ristoro sessuale, situata all'inzio di ogni viottolo di campagna che si affaccia su queste strade che portano all'ingresso di Brindisi. Sulla mia strada ne ho intraviste 5 o 6 tutte giovanissime, 20-25 anni
massimo, forse meno, scosciate quanto basta a catturare l'occhio di vecchi e giovani, anche se fa caldo o tira vento di tramontana. Non erano sedute e nemmeno dall'aria annoiata forse perchè appena le 10 di mattina, ma sembravano impaziente di aprire bottega e staccare i primi scontrini. Già: a chi poi consegnano l'incasso? visto che non è immaginabile che organizzino tutto da sole chi è che tira le fila di questa organizzazione massiccia sul territorio intorno alla città di Brindisi, ormai assediata da puttanelle, credo senza nessuna colpa, vista l'età giovane? E' perchè ancora estate, seppure agli sgoccioli, che tale servizio venga procastinato dall'alba al tramonto e con così tanta variegata offerta, senza che nessuno almeno controlli gli orari di apertura e chiusura o valgono le leggi del commercio ambulante per cui puoi tener aperta qualsiasi tipo di bottega ( le ragazze credo esercitano anche
senza licenza comunale!) 24 ore su 24?
E con i controlli sanitari come la mettiamo, visto che probabilmente non c'è nemmeno un pozzo da cui attingere acqua per lavarsi? a meno che il servizio prevede anche bottigliette gasate o naturali a seconda i gusti dell'avventore per detergersi mani e accessori vari? Credo che dovremmo ripensare alla gestione dei profughi o degli immigrati con un punto di vista diverso, perchè non è tanto chiaro quando si parla di utilità sociale degli stessi. E' vero che nessuno contesterebbe in coscienza tale servizio, regalare amore è il motto della nostra contemporaneità e dell'Italia di Renzi negli ultimi anni, ma credo che il concetto si sia troppo allargato a macchia d'olio tanto da scivolarci sopra e non solo eticamente. Paradossalmente noi aiutiamo loro dando soldi e carte telefoniche, loro fanno altrettanto , certo in diversa maniera dai più apprezzata, peccato però che si facciano pagare e lo scambio sembra non essere equo. Ecco, forse questa cosa ci brucia un po', perchè per il resto possiamo guardare da un'altra parte o magari continuare a chiudere entrambi gli occhi, perchè se spendiamo una parola contro magari ci accusano anche di razzismo. Dopotutto anche loro devono vivere.
angelo ciciriello scrittore