.

Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

lunedì 22 agosto 2016

Juliet


L’inedita opera, scritta, ideata e composta, dalla band salentina Bolero – Antonio Bruno, chitarra e voce, Rocco Palazzo alle tastiere, Maurilio Mimmi al basso, Paolo Colazzo alla batteria -, è organizzata in quindici brani in tre lingue (italiano, inglese e latino). L’album, prodotto da Alphard record, l’etichetta discografica pugliese che investe dal 1987 in musica rock, classica e per banda, contiene anche il prologo, la prima delle otto parti narrative scritte dall’attore salentino Mino Profico, che uniscono i brani durante la rappresentazione live dell’opera.
L’opera della band salentina, che è la prima nel suo genere, poiché racconta dal solo punto di vista di Giulietta la celebre storia dei due innamorati di Verona, è stata presentata dal vivo in occasione dei quattrocento anni dalla morte del drammaturgo inglese William Shakespeare. L’album, registrato al Pan Pot Studio di Brindisi per un totale di settantacinque minuti di musica, è stato pubblicato con copertina e grafiche realizzate dall’artista brindisino Filippo Motole.