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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

giovedì 6 ottobre 2016

Un viaggio nella memoria storica...


E' nelle mie mani finalmente l'ultimo libro di Vincenzo Gasparro Novecento, edito da Booksprint edizioni, e come per tutte le cose che riguardano Ceglie è forte il desiderio di leggerlo immediatamente, ma come tutte le cose preziose, specialmente quelle di Vincenzo Gasparro, bisogna assaporarle lentamente per apprezzarle. Pertanto, mi limito a leggere velocemente qualche episodio. La prima impressione è che questo libro dovrebbe essere usato nelle scuole di questa città e soprattutto dovrebbe essere letto da molti adulti. Non è un'elencazione di fatti del passato perché in ognuno di essi l'autore è presente con l'analisi e il commento. Infine, Umberto Eco nelle Postille a "Il nome della rosa" scriveva di "libri che parlano di altri libri". Ebbene, questo libro non fa eccezione. 

"...il 22 settembre 1901 su Ceglie si abbatté un'alluvione che colpì le nostre campagne e in particolar modo rese le Padule di Camporlando un lago d'acqua che sommerse tutto e alcuni cittadinisi salvarono solo grazie all'intervento eroico di tre volontari..."
"Ma don Goffredo fu chiaro: fascisti sì, ma non fessi. A nostra consolazione possiamo annotare che le cose da allora non è che siano cambiate di molto. Anche ai nostri giorni siamo abituati ad assistere ad inaugurazioni di strutture che rimangono per anni completamente vuote ed inutilizzate."
Cosa disse don Goffredo? Comprate il libro e buona lettura.