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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

sabato 28 gennaio 2017

Previsioni meteo


Oggi 28 gennaio inizia la conta dell'orso per prevedere come sarà la fine dell'inverno:
  1.  U prime giurne camine u vosche;
  2.  U seconde tagghje li 'llion;
  3.  U terze caresce li 'llion;
  4.  U quarte si 'nzippe u pagghiare;
  5.  U quinte si sccaffe  a jinte.
Oggi è il giorno in cui l'orso ispeziona il bosco; il secondo giorno taglia la legna; il terzo la trasporta; il quarto costruisce un rifugio; il quinto si chiude dentro. Se l'orso riesce a portare a termine queste operazioni senza che la pioggia le interrompa, l'inverno restante sarà freddo.
Il metodo appartiene alla nostra cultura tradizionale, in particolare contadina, che interpretava i segni per presagire fenomeni meteo. Tali conoscenze servivano da guida negli atti quotidiani del lavoro nei campi, fortemente condizionato da favorevoli o da avverse condizioni meteorologiche, nonché dal ciclo delle stagioni.

Presagi e proverbi meteorologici nel sapere contadino di Ceglie Messapica
Cosimo Francesco Palmisano
Riflessioni-Umanesimo della Pietra, Martina Franca, Luglio 1998  


È in campagna più facile riscontrare la sopravvivenza di una mentalità magica, che un tempo aveva maggiore consistenza e che, oggi, resiste con sempre maggiore fatica all'assalto delle macchine e dei sistemi di produzione del­l’industria, applicati all'agricoltura. La sopravvivenza, secondo l'antropologo inglese Edward Burnett Tylor, innalza tuttora in mezzo a noi monumenti primordiali di pensiero e di vita. 
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