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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

sabato 18 febbraio 2017

Filomena Marturano

Ricevo e pubblico.

La Compagnia Teatrale Amatoriale "Nunzia Stoppa" porta in scena sul palcoscenico del Teatro Comunale di Ceglie Messapica, il 18 e il 19 marzo, "Filomena Marturano", commedia in tre atti di Eduardo De Filippo.


Ve lo avevamo anticipato che saremmo ritornati?
Ed allora, tenetevi liberi per il 18 e 19 marzo, alle ore 20.00, presso il Teatro Comunale di Ceglie Messapica, per assistere a:
"Filumena Marturano"
intramontabile commedia in tre atti del grande Eduardo De Filippo.
Noi, lo precisiamo e ribadiamo, siamo una compagnia teatrale amatoriale, composta da attori non professionisti e ci piace sperimentare, misurarci, metterci alla prova e, perché no, soddisfare anche le aspettative del nostro pubblico. A volte, proviamo anche a sensibilizzare e lanciare messaggi importanti su questioni irrisolte che riguardano la nostra società, il nostro vissuto quotidiano. E lo facciamo a modo nostro, con il solo modo che conosciamo: recitando.
In occasione del mese di marzo, mese dedicato alle donne, abbiamo scelto "Filumena Marturano" per continuare a tenere accesi i riflettori sulla "questione delle donne", un tema, purtroppo, ancora attuale e scottante.
Se lo desiderate, potete ricevere tutte le informazioni rivolgendovi all'agenzia viaggi "Primarete Network", via Calabria 8, Ceglie Messapica.
Oppure, contattando i seguenti numeri: 338 1833354 - 0831 377012.
Vi aspettiamo numerosi!
Compagnia Teatrale Nunzia Stoppa

"È un testo che mi piace moltissimo da sempre, ho anche amato il film di De Sica con Sofia Loren e Mastroianni (con lui ho realizzato due film). È un’opera di grande impegno morale e oltretutto in anticipo sui tempi e scritto senza retorica, ma con la naturalezza della vita. Un capolavoro. Filumena e Domenico sono al centro di un problema etico antichissimo e sempre attuale: di chi sono i figli, i figli nati fuori dal matrimonio? Al tempo di questa scrittura (1946), la legge non proteggeva questi “figli” considerati “illegittimi” (fuori dalla legge), una legge ferma al Medioevo. Filumena vi si ribella con la lucidità e una forza così generose da riuscire a trascinare l’ignaro borghese Domenico a capire il valore degli affetti fondamentali delle nostre vite." Liliana Cavani