.

Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

martedì 7 agosto 2018

Corpus/Corpi


 Corpus/Corpi 

Sabato 11 agosto, ore 21
CHIOSTRO DEL CASTELLO DUCALE
Ceglie Messapica

PERFORMANCE DI DANZA CONTEMPORANEA 

Corpus/Corpi é un intreccio di linguaggi, di anime, di storie.
È l'esigenza di magnificare con il corpo la terra natia, il luogo del cuore: la Puglia.
Il borgo antico di Ceglie Messapica, si presta a scenografia della performance, ospitando l'insieme vivo e impetuoso dei corpi.

Performers:
Francesco Moro
Giovanna Pagone
Francesco Biasi
Veronica Lillo
Lorenzo Savino
Giusy Cirillo
Nicola Simonetti
Giulia Sardelli
Francesco Fasano

C'è un'unica mente che ha messo insieme i Corpi: quella di Francesco Moro.
Lui ha iniziato il suo percorso all'età di sei anni con la Maestra Luisa Sardelli, proprio a Ceglie Messapica. Dopo il periodo di formazione nella scuola del Balletto di Toscana a Firenze, entra nella compagnia Junior BdT diretta da Cristina Bozzolini, interpretando ruoli da solista e corpo di ballo nelle produzioni "Giselle" di E. Scigliano e "Romeo e Giulietta" di D. Bombana. Continua come solista nella compagnia DCE diretta da Daniele Cipriani, nei balletti "Schiaccianoci", "Coppelia" e "Carmen" coreografati da A. Amodio. Sempre per la compagnia di Daniele Cipriani, veste i panni dell' interprete principale nel balletto "Mediterranea" di Mauro Bigonzetti, ottenendo il premio "Europa in danza".
Partecipa, nel ruolo di Narcissus, alla produzione "Galatea Mith's" di D. Bombana per la compagnia DanceCyprus. Fa parte del corpo di ballo della "Notte della Taranta" edizione 2017 con le coreografie di Luciano Cannito. Ha lavorato come ballerino ospite per il teatro di Nordhausen (Germania), interpretando Paride in "Romeo e Giulietta" del coreografo Ivan Alboresi.
Francesco ha visto e vissuto tanti luoghi, ma l'amore per la sua terra lo ha portato a creare qualcosa di vero e profondo.
Corpus/Corpi è il fil rouge di chi è andato altrove, ma è tornato alle origini per ritrovare se stesso. 
Un ritorno salvifico, perché la Puglia è il sangue che ci portiamo dentro.