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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

giovedì 9 agosto 2018

Genialità o banalità?


GIOVANNI ALLEVI | EQUILIBRIUM TOUR
Piano Lab 2018
Giovedì 9 agosto, ore 21
Piazza Plebiscito, Ceglie Messapica

Giovanni Allevi torna a calcare i palcoscenici italiani con una tournée estiva "Equilibrium Summer Tour 2018" che prende il nome dal suo ultimo progetto discografico "Equilibrium".
L'artista sarà sul palco con il pianoforte accompagnato da 13 Archi dell'Orchestra Sinfonica Italiana e durante il concerto, in equilibrio tra "compositore, pianista e direttore d'orchestra",  assumerà tutti i diversi ruoli, attraverso una scaletta che vedrà alternare le atmosfere seducenti delle nuove composizioni e i brani più celebri della sua ventennale carriera.

Sarebbe interessante conoscere quali siano le specifiche competenze di Giovanni Allevi in base alle quali, a tornate oramai regolari, gli viene affidata, da enti e strutture di primaria importanza, la direzione di orchestre quali, stando all’ultimo caso in questione, l’Orchestra Sinfonica Italiana.
All’auditorium Parco della Musica di Roma è andata in scena, il pomeriggio dell’8 di gennaio, l’ennesima prova d’inadeguatezza del pianista pop più ambiguamente classico della storia. Perché ambiguamente classico? Ne parlammo diffusamente circa un anno e mezzo fa, in occasione della composizione dell’inno della serie A di calcio affidato appunto al Peter Pan della tastiera, il sempre giovane Allevi che, per l’occasione, diede prova di ben poca inventiva e scarsa qualità compositiva.
Riassumiamo brevemente qui: essere un pianista pop non è assolutamente una colpa, come non lo è scrivere melodie molto orecchiabili e suscettibili dunque di essere acquistate per pubblicità di automobili et similia. Il fatto, di per sé, non desterebbe alcuna attenzione e non riceverebbe alcuna critica, se non fosse però che lo stesso musicista autore di canzoni suonate su una tastiera è stato negli anni, in una ben collaudata operazione pubblicitaria, propagandato come novello Mozart, musicista classico che parla ai popoli e via discorrendo. Dinanzi a una mole tale di inesattezze o totali falsità, tutta l’accademia italiana, sentitasi giustamente offesa, ha alzato, con voci e nomi anche molto noti (uno su tutti Uto Ughi), una solida opposizione, con vive manifestazioni di totale disapprovazione.