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Na strende m'agghje 'ndise atturne o core / de fueche. Na u fa cchjù, ca pozze more. Da “Nu viecchju diarie d'amore” di Pietro Gatti

lunedì 17 settembre 2018

Un cegliese nel mondo


 27 ottobre 2017
Dopo l'opera-esperienza dello scorso anno, Vuoto#1 dal colore bianco, il 2 ottobre, presso la Reggia di Caserta completerò il dittico con Vuoto#2 dal colore nero. Call aperta a 150 donne dalla pelle nera. Per scoprire come aderire vai su

Vuoto è stato ispirato da una condizione provata all’arrivo dei miei 27 anni.
Ad Aprile 2017 ho lanciato tramite questo sito e i miei canali social un call pubblica aperta a 300 donne. Ho chiamato personalmente al telefono circa 300 donne. Il giorno dello scatto si sono presentate a Pescheria Pesaro, 150 donne. La donna è per me la massima espressione della natura e nel mio lavoro ha un ruolo fondamentale. Il mio proposito e la mia sfida è sempre stata quella di privare dell’erotismo intrinseco il suo corpo nudo. Con Vuoto ho provato a farlo creando un unico, potente, organismo.

L’arte è vera e viva solo quando è condivisa e partecipata. Vuoto è stata un’esperienza condivisa da donne di tutte le età provenienti da tutta l’Italia, che avendo fiducia in me hanno accettato di mostrarsi e mettersi in gioco. La foto è stata solo la parte finale di questo viaggio, è stata la mediazione, la sintesi, la scoria; è stata la fine ma non il fine.

Mentre giungevo alla fine mi sentivo comunque incompleto, ho capito che lo ero perché Vuoto era incompleto. Così ho sentito il bisogno di Vuoto #2. Questa volta la call pubblica a 150 donne nere.

In occasione di Vuoto #2 ho invitato il Papa a prendere parte all'opera attraverso una lettera aperta. > http://bit.ly/dearpope
Hanno parlato di Vuoto

Radio Deejay
giuseppe palmisano / iosonopipo

My name is Giuseppe Palmisano, I was born on november 4th, 1989, in Ceglie Messapica, a small town in Puglia, Italy.
I grew up among flour and traditions that pushed me into theater and clownerie. All this, mixed up with a strong fascination for symbols, aesthetics and scenography, made me buy a camera and so I start to investigate the relationship between man and space (in particular with the surrounding objects).
I moved to Rome where I used to play in a theatrical company. Overall, i changed address twelve times, moved through five different towns, lived within ten different cohabitations. In 2012, I fell in love and came back to my roots. There I start a new photographic exploration based on woman as the highest expression of Nature. The role of the woman is always pivotal and my purpose is to deprive the naked body of its intrinsic eroticism.
I live in Bologna since 2014.
In 2015 I published my first book,  “Oltrepensare”, and in the same year many different international magazines and websites defined my photography “Absurd Erotism”, a sort of new artistic movement. In 2016 I made my first performance called “ctrl+y”. In 2017 I gathered 300 women and I shot them altogether into a single analogue photo called “Vuoto”. In november 2016 is begun “Oltrepensare36x27”, an ongoing cycle of twentyseven exhibitions. In each one I will arrange the same 36 photos with different devices. My aim is to connect people through the enjoyment of my art. Furthermore the pictures never came back to me, someone  will just take care of them till the next exhibition.